Parabole

Adriana Zarri
Fonte: Il Manifesto

Ho scritto, qualche tempo fa, che era ridicolo e insultante chiamare «vecchietti» persone nel pieno della loro attività e vitalità (Scalfaro, Ciampi, Ingrao e via dicendo). Lo stesso si può dire della norma che elimina gli ultraottantenni dal conclave. Non è un appellativo, è un'esclusione, che è anche peggio. Penso, ad esempio, al cardinale Silvestrini: uomo di grande cultura, levatura, conoscenza dei problemi ecclesiali e che raggiunge l'età limite in questi giorni. Che forse non avrebbe lucidità sufficiente per esprimere un voto saggio e consapevole? E penso anche al mio ex vescovo: l'emerito di Ivrea. A parte che non è cardinale, monsignor Bettazzi è uomo di larga e meritata fama. Attivissimo e richiesto da ogni parte, gira l'Italia e il mondo intero (in Africa, in modo particolare) a tener conferenze, dibattiti, corsi di teologia. Forse non sarebbe in grado (ove fosse cardinale) di votar con saggezza? E ricordo l'indignazione di quel grande spirito che fu Benedetto Calati, all'apprendere quella norma. Nemmeno lui sarebbe stato ammesso. E' proprio il caso di trattar da «vecchietti» uomini di questa levatura, solo per un dato anagrafico? Lo stesso dicasi per la norma che impone le dimissioni dei vescovi anche prima: all'età di settantacinque anni. A Ivrea, Bettazzi lo rimpiangiamo ancora.

E a questo punto perché, ad una certa età, i vescovi sì e il papa no?

Pax Christi

Il mondo delle associazioni cattoliche è oltremodo variegato. Si danno organismi di cieca (per perfin bieca) conservazione: Opus Dei, Cielle, Neocatecumenali. Purtroppo sono quelli più amati da papa Wojtyla. E se ne danno altri, di grande spessore ed apertura, come la Caritas e pax Christi, amati più tiepidamente dal Vaticano e fermamente odiati dal governo. Mai sentito la Lega aggredire l'Opus Dei (e ce ne sarebbe anche motivo) come ha fatto invece con la Caritas, dove motivo non c'era.

Sul numero di luglio-agosto di Mosaico di pace (il mensile di Pax Christi) il consigliere nazionale dell'associazione Sergio Paronetto, firma un editoriale di grande e lucida durezza nei confronti del governo, a partire dalla recente legge «che blocca i processi di Berlusconi» e che di fatto «garantisce al capo del governo l'impunità, distrugge il valore dell'eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, viola il principio dell'obbligatorietà dell'azione penale» e via dicendo, tanto da giungere a una forma di plutocrazia dove la sola etica è «piegare la politica al proprio interesse e fare dei propri interessi una politica». Insomma si è instaurato in Italia «un sistema di valori fondato sull'esibizione, sull'autocelebrazione, sull'arroganza, sull'intimidazione verso chi compie il proprio dovere o dissente».

Denunciar tutto questo è un dovere umano e cristiano. Ciò nonostante Pax Christi (che è un'associazione religiosa) verrà certo accusata di fare indebitamente azione politica. Solo se avesse sostenuto il governo sarebbe stata sul proprio seminato e fatto azione religiosa.

Qualcuno ha detto (se non erro proprio il presidente di Pax Christi) che basta mettersi evangelicamente dalla parte dei poveri per venir accusati di comunismo. Non so se oggi l'appartenenza al comunismo sia un'accusa infamante ma tale è certo ritenuta dal nostro presidente del consiglio che è uno dei pochi a credere i comunisti pericolosi (magari ce ne fossero un po' di più, di quelli veri!)

Cristo ha detto «beati i poveri». Se avesse detto «beati i ricchi» avrebbe avuto più seguaci.

PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.17 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)