Un secco «no» alla mafia. La lotta parte da Brescia Per non sottovalutare il radicamento di Cosa nostra al Nord

Sabato un convegno al centro dei missionari Saveriani
4 novembre 2003
Mario Mattei
Fonte: Brescia Oggi

Un convegno per ribadire un secco «no» alla mafia, e per
ricordare a tutti che il fenomeno non è mai sparito del tutto dal
territorio italiano. E perchè si svolge proprio a Brescia una tavola
rotonda di questo tipo, che tratta un problema che non sembra di
stretta attualità e non particolarmente sentito in città? «Perchè
"Cosa nostra" non è un problema che riguarda solo il meridione -
spiega uno degli organizzatori, Fernando Scarlata di Rifondazione
Comunista - ma abbraccia l’Italia in tutta la sua interezza. E fa bene
Luciano Violante a attaccare il governo che non sta facendo nulla per
combattere questo fenomeno, anche se neppure il centro sinistra quando
governava non si è particolarmente distinto nella lotta alla mafia».
Il convegno si svolgerà sabato presso la Sala delle Colonne del centro
dei missionari saveriani di via Piamarta 9 a Brescia, organizzato da
Rifondazione Comunista, come detto, e da due associazioni che da
sempre si battono per portare un messaggio di pace e di speranza, Pax
Christi e Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie.
Dopo un saluto del sindaco di Brescia Paolo Corsini interveranno
il referente regionale di Libera Lorenzo Frigerio e lo stesso Fernando
Scarlata, che precederanno don Salvatore Lo Bue della "Casa dei
giovani", che coordina il lavoro di una cooperativa che opera sui
terreni sequestrati alla mafia, e Tano Grasso, dell’associazione
commercianti e imprenditori di Capo d’Orlando. Importanti saranno
anche le testimonianze di Umberto Santino e Giovanni Impastato,
presidente il primo, fratello e vice presidente del centro di
documentazione "Giuseppe Impastato" il secondo, che affronteranno il
tema del movimento antimafia e del lavoro delle commissioni antimafia.
Gli altri interventi saranno del sostituto procuratore della
repubblica di Bologna Licia Scagliarini, sull’internazionalizzazione
delle relazioni criminali di stampo mafioso; di Francesco Forgione,
della commissione antimafia della Regione Sicilia, che tratterà il
tema del rapporto mafia-politica-finanza; e di Enzo Ciconte, della
commissione parlamentare antimafia, che sottolineerà appunto come il
radicamento della mafia nel nord Italia non sia una questione da
sottovalutare. «Bisogna insistere nell’educazione alla legalità -
hanno poi sottolineato don Fabio Corazzina di pax Christi e Rita
Camisani di Libera - affinchè prevalga sempre l’interesse per la "res
publica", contrapposta a "cosa nostra"».

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