Adotta un infermiere di un villaggio del Sud-Sudan
In Sudan c'è una guerra tra il Nord arabo e musulmano ed il Sud africano, cristiano ed animista.
E' una delle tante guerre crudeli ignorate dal resto del mondo. Dal 1983 va avanti, a fasi alterne, fra tregue inesistenti e massacri che non meritano nemmeno una riga sui giornali, con il suo corollario di cifre che non stupiscono più nessuno: due milioni di morti, due milioni di profughi ed altrettanti di sfollati, infamie commesse da cinici signori della guerra e gigantesche e vane operazioni di soccorso internazionale trasformate in colossali business umanitari.  
La politica del governo di Khartum è di islamizzare tutto il Sud attraverso l'applicazione della legge coranica portata avanti attraverso la jihad (guerra santa). Ma il vero movente che scatena il conflitto religioso ed etnico è la pretesa del Nord di impadronirsi delle enormi risorse del Sud (acqua e petrolio).  
Gravissime violazioni dei diritti umani, da entrambe le parti in lotta, sono state denunciate all'ONU da numerose agenzie internazionali che hanno definito il Sudan un paese colpito da una vera e propria catastrofe umanitaria. In questa situazione i missionari comboniani cercano di tener viva la speranza. Mons. Mazzolari, vescovo di Rumbek, nel sud Sudan, è impegnato a portare soccorso alle popolazioni afflitte dalla guerra e dalla fame. La cura delle persone ammalate è affidato a pochi volontari ed a personale infermieristico e medico locale.
Dalle scuole di base che i comboniani hanno in Sudan, provengono gli studenti che frequentano la scuola di Kitale in Kenya per diventare infermieri e laboratoristi. Con l'OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanità) si è deciso che sopratutto nei programmi di cura della TBC si deve formare il personale locale perché in caso di evacuazione del personale straniero, come sta succedendo ultimamente in alcune aree, i locali, siano in grado di continuare a trattare i pazienti.
"Per questo, afferma Mons. Mazzolari, dallo scorso anno abbiamo iniziato a formare 11 studenti che ora sono già tornati ai nostri vari ospedali missionari e questo anno ne abbiamo a scuola 18 e per il 2003 è prevista la partecipazione di ben 24 nuovi studenti che vanno dai 18 anni in su. Diamo la priorità alla donna per una sua maggiore promozione. Tutto quanto viene supportato come costo dalla nostra Diocesi che però è in difficoltà finanziarie. Per questo vi sarei molto grato, continua Mons. Mazzolari, se accoglieste il nostro appello".
La diocesi avrà a suo carico tutti gli altri costi, alloggio e personale. La scuola è in Kenya perché solo qui si trovano i formatori. Ecco i costi per uno studente che segue il corso della durata di 18 mesi
Per 18 mesi in EURO | |
Libri | 80 |
Trasporto | 90 |
Cibo | 1.080 |
Uniforme | 35 |
Scarpe | 15 |
Il progetto ha avuto un finanziamento di 3.547 euro da parte della Amministrazione Provinciale di Cremona. Il nostro impegno è di adottare il maggior numero possibile di giovani sui 24 che seguono la scuola. Per questo facciamo appello alla sensibilità ed alla solidarietà di quanti credono che soprattutto attraverso la promozione della gente locale si possano migliorare le loro condizioni di vita. Si può contribuire anche solo ad una delle voci. Le offerte si possono detrarre dalla denuncia dei redditi.
CARITAS, via Stenico 2b, CR, tel. 0372-35063
PAX CHRISTI, c/o Missionari Saveriani, via Bonomelli 81, CR, tel. 349-6053229
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