concilio vaticano II Il Consiglio Nazionale di Pax Christi Italia, riunito presso la Casa della Pace di Tavarnuzze (FI), nei giorni 24 - 25 gennaio 2009, ha fatto memoria del 50° anniversario dell’annuncio d’indizione del Concilio Vaticano II, da parte di Papa Giovanni XXIII, il 25 gennaio 1959.

Quell’evento costituì una nuova primavera per la Chiesa, che seppe trovare al proprio interno energie fresche e insospettate per annunciare, con parole attuali e perciò comprensibili, agli uomini e alle donne del nostro tempo, l’annuncio antico e pur sempre nuovo del Vangelo. Di più, seppe leggere i segni dei tempi, non più come una minaccia, ma quale invito sollecito e creativo dello Spirito, affinché “le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono”, fossero “pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo” e perché nulla di genuinamente umano non trovasse eco nel loro cuore (Gaudium et Spes 1).
A distanza di mezzo secolo, Pax Christi Italia riafferma la profonda convinzione della perenne validità di quell’evento, unita alla consapevolezza che molte delle intuizioni e delle direttive conciliari attendono ancora di essere pienamente realizzate.
Tra queste, appaiono sempre più in tutta la loro urgenza, la necessità di un mutuo rispetto e sincero apprezzamento tra i credenti delle diverse tradizioni religiose (Nostra Aetate) e l’inalienabile diritto di professare e celebrare liberamente la propria fede (Dignitatis Humanae). Purtroppo le note vicende – sociali e politiche – di questi anni sembrano talvolta appannare questa consapevolezza, fino alla pretesa di giustificare affermazioni e iniziative che offendono e violano i principi sanciti dalla Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo e della nostra Carta Costituzionale, anche da parte di coloro che invece dovrebbero garantirli.

Per questo, a seguito delle polemiche innescate dalla preghiera di alcuni gruppi di fedeli mussulmani, al termine di una manifestazione in piazza Duomo a Milano, il 3 gennaio scorso, la nostra solidarietà va alla Chiesa di Milano e al suo Arcivescovo, Card. Dionigi Tettamanzi, spesso accusati di eccessiva accondiscendenza, per aver dimostrato, al contrario, grande sensibilità nell’aver ricordato a tutti che la preghiera sincera e spontanea non può mai essere motivo di offesa e per aver cercato anche in questa occasione di difendere i diritti di ciascuno (soprattutto dei più piccoli e indifesi), nel pieno rispetto della Dignità Umana (Dignitatis Humanae).

Infine, il Consiglio nazionale ha individuato unanimemente nella tematica conciliare il principio ispiratore del prossimo Congresso – che il Movimento celebrerà nei giorni 24-26 aprile 2009 – consapevole che soltanto in una prospettiva di fede si possa cogliere e valorizzare la ricchezza delle differenti sensibilità e carismi, componendole in quella “convivialità delle differenze” che don Tonino Bello ci ha indicato quale strumento irrinunciabile per comporre insieme il mosaico della Pace.

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