Diritto alla salute per gli immigrati
Grande sconcerto ha creato l’approvazione dell’emendamento passato al Senato nel ddl sicurezza, che tra i punti principali cita la possibilità da parte dei medici di denunciare il cittadino irregolare (soppressione dell'art. 35, comma 5 del Dlgs 286/98) e la tassa sul permesso di soggiorno.
Pax Christi Italia denuncia pertanto le gravi ripercussioni che queste norme determineranno sul diritto alla salute e sull’accoglienza.
Il diritto alla salute, non negoziabile ed irrinunciabile e’ sancito chiaramente dalla Costituzione Italiana e dalla Dichiarazione dei Diritti Universali.
Ricordiamo che il mancato riconoscimento di dignità e valore della persona umana, in particolare in momenti di grave necessità, offendono la coscienza di ogni cittadino.
Inoltre il diritto alla salute è più di altri un bene contemporaneamente personale e comune; la scelta della “non cura” per evitare la denuncia é contro ogni concezione di umanità e solidarietà e si scontra con ogni concetto di rispetto ed aiuto alla persona. Si riflette inoltre sulla comunità, con la possibilità di comparsa di problemi di salute pubblica legati ai rischi di trasmissione di malattie infettive assolutamente curabili.
Pax Christi Italia vuole inoltre sottolineare come questa norma sia profondamente contraria all’etica cristiana, a cui però troppo spesso ci si riferisce indebitamente nel dibattito attuale da parte di molti che alle dichiarazioni confessionali non fanno seguire una pratica coerente.
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