Wela - Laboratorio di pace e nonviolenza
STORIA E ATTIVITA’
Con l’inizio dell’anno il Comune di Bolzano ha consegnato all’associazione “Pax Christi – Punto pace Bolzano” i locali del Centro per la pace (presso palazzo Altmann, piazza Gries 1, Bolzano).
Ma per raccontare la storia di questo progetto bisogna tornare indietro fino al 2000, quando Pax Christi e l’OEW di Bressanone avevano organizzato una serie di conferenze ed incontri sotto il titolo “Scuola di nonviolenza”.
Il sindaco di Bolzano Giovanni Salghetti-Drioli si è interessato a questa iniziativa ed ha fatto a Pax Christi la proposta di costruire un Centro per la pace, che offrisse alla popolazione seminari sulla gestione nonviolenta dei conflitti ed iniziative legate al tema della pace e della nonviolenza.
Pax Christi, proseguendo la collaborazione con l’OEW, si è messa al lavoro ed ha costituito il gruppo WeLa (Werkstatt für Frieden und Gewaltfreiheit – Laboratorio di pace e nonviolenza). Questo gruppo, gruppo politicamente e religiosamente indipendente, è formato da uomini e donne di entrambi i gruppi linguistici.
Negli ultimi tre anni ha lavorato su formazione ed autoformazione, senza rinunciare all’organizzazione di conferenze e pubblici dibattiti sui temi, quanto mai attuali, di pace e nonviolenza.
Alla base del progetto WeLa c’è la consapevolezza che sempre più spesso la violenza viene scelta come mezzo di risoluzione dei conflitti, a tutti i livelli sociali e nei contesti personali.
Obiettivo di WeLa è promuovere la consapevolezza dell’esistenza di modelli alternativi, costruttivi e nonviolenti di risoluzione dei conflitti nonché elaborare e proporre possibilità di cambiamento pratico.
Strumenti per raggiungere questo obiettivo sono innanzitutto momenti di formazione al superamento della violenza, esercitazioni di elaborazione di strategie creative e nonviolente di risoluzione dei conflitti, diverse forme di intervento in contesti conflittuali (fino alla mediazione), diverse forme di consulenza per persone singole, gruppi, teams, organizzazioni ed istituzioni.
Il gruppo WeLa ha individuato quattro filoni di lavoro:
1. “Scuola di nonviolenza”: conferenze, pubblicazioni, dibattiti pubblici a proposito della risoluzione nonviolenta dei conflitti;
2. “Occasioni di formazione”: un gruppo di 8 – 10 persone con adeguata formazione offre diverse forme di lavoro/riflessione sui conflitti: prevenzione, possibilità di formazione per affrontare i conflitti in maniera creativa, ma anche interventi pratici in situazioni di conflitto (è già successo che alcune scuole abbiano chiesto l’intervento di un mediatore per la gestione di una situazione conflittuale);
3. “Formazione specifica per gli interessati”: organizzazione di seminari sui temi specifici cari a WeLa. E’ una formazione pensata in particolare per chi ha intenzione di collaborare al progetto WeLa, aperta però anche all’esterno.
4. “Piccola biblioteca di settore”: presso il Centro per la pace sarà disponibile una raccolta di testi sulla gestione dei conflitti.
Nei prossimi mesi si lavorerà in particolare per realizzare il programma di quest’anno e per prendere contatti sempre più stretti con le realtà che si muovono a Bolzano. Pensiamo soprattutto alle scuole, a chi si occupa di formazione continua o permanente, alle associazioni che si occupano di mediazione (culturale e non), di giovani, di diritti umani. Siamo cresciuti in questo campo e pensiamo di avere ora qualcosa da offrire.
Il programma che ci proponiamo è molto ambizioso e siamo consapevoli di non poterci occupare di tutto, anche perché WeLa può contare quasi esclusivamente sul volontariato. La collaborazione con altre associazioni che si muovono sugli stessi temi sarà una risorsa importante per dare una spinta alla cultura della gestione nonviolenta dei conflitti in Alto Adige.
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