Alcune piste di ricerca del punto pace veronese per l'estate.

20 luglio 2004
Sergio Paronetto
Fonte: Punto Pace Verona

1. Domenica 18 luglio l'Arena ha pubblicato due pagine sul SUDAN. Viene
citata anche Pax Christi come referente per la Campagna italiana per la
pace e il rispetto dei diritti umani in Sudan (l'articolo specifico pur
essere fotocopiato e trasformato in volantino informativo). In novembre
terremo a Milano un Forum internazionale sul Sudan.

2. Come sapete, è in atto la campagna Banche Armate che riguarda anche
la nostra UNICREDIT. Mando un'ipotesi di lettera-volantino.

3. Stanno partendo a Villa Buri i CANTIERI DEL DIALOGO cristiano-islamico
(il respiro della cosa h nazionale). Anche Pax Christi di Verona h tra
i promotori. Se volete ricevere informazioni o proporre riflessioni e iniziative
potete rivolgervi a:
cantieridialogo@villaburi.it
La cosa h impegnativa e delicata. Occorre leggere, studiare, creare legami.
Dovrebbe partire varie attività culminanti un una specie di 'social forum
del dialogo cristiano-islamico' che dovrebbe tenersi a Verona in aprile-maggio
2005.

4. Annotatevi per 25 settembre la prevista Assemblea nazionale straordinaria
di Pax Christi su alcune modifiche statutarie e sull'inizio della fase
congressuale presso la Casa per la pace di Firenze (Tavarnuzze-Impruneta).

Disarmare le banche armate
Una domanda a Unicredit

Il 2003 è stato un anno record per l'export italiano di armi: 1 miliardo e 282 milioni di euro da contratti autorizzati dal governo, il 40% in più rispetto al 2002...
Il 2003 è stato un anno record per l'export italiano di armi: 1 miliardo e 282 milioni di euro da contratti autorizzati dal governo, il 40% in più rispetto al 2002.

Nella Relazione del governo risulta ancora la presenza, tra le cosiddette "banche armate" (come Banca di Roma, S. Paolo Imi, Banca Intesa, Société Générale e Bnl che hanno negoziato il 75% delle operazioni autorizzate) di Unicredit che nel maggio 2001, aderendo alla pressione della Campagna "Banche Armate" - promossa dalle riviste "Mosaico di pace" (Pax Christi), "Missione oggi" (Saveriani) e "Nigrizia" (Comboniani) - ha annunciato di non voler più sostenere esportazioni di armi.

L'ammontare totale di Unicredit, per quanto riguarda le autorizzazioni per esportazioni definitive, è di 4,42% che equivale a circa 32 milioni di euro. Tra le esportazioni che riguardano Unicredit va segnalata quella verso lo Zambia (2.700.000 dollari), uno dei paesi verso i quali lo stato italiano ha in atto procedimenti di annullamento del debito estero a condizione che non acquistino armi.

Nella lista compaiono anche due autorizzazioni verso il Pakistan (5.488.000 euro e 9.300.000 dollari), già "paese canaglia" da anni in conflitto con l'India per la questione del Kashmir. C'è anche un flusso armato verso la Malesia in cui, come ripetutamente denunciato da Amnesty International, vi sono gravi violazioni dei diritti umani come tortura, esecuzioni sommarie e sparizioni. Secondo la Campagna "Banche Armate" i dati sono preoccupanti perché una parte dell'export avviene in violazione della legge 185/90 che cerca di regolamentare il commercio delle armi vietandolo con paesi che offendono i diritti umani o sono in conflitto.

Come cittadini operatori di pace e come correntisti e clienti sensibili alla trasparenza e all'etica della responsabilità, chiediamo spiegazioni sull'impegno annunciato e sulle modalità di uscita dall'immorale commercio delle armi. Esso non solo alimenta gli interessi di pochi ma mantiene accesi circa 40 conflitti nel mondo, con la morte di milioni di persone ogni anno, e può favorire pericolosi fenomeni di terrorismo e di delinquenza.

Verona 20 luglio 2004

PAX CHRISTI Verona

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