Olimpiadi, cosa si nasconde dietro i brand globali?
ma anche Lotto e Kappa, condizioni di lavoro che violano le convenzioni
internazionali emanate dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro.
Al via anche in Italia la Campagna "Play fair at the Olympics" (Gioca pulito alle Olimpiadi) lanciata da Oxfam, Clean Clothes Campaign e Global Unions
per chiedere più responsabilità nella scelta degli sponsor olimpici. Nel
mese di agosto atleti provenienti da tutto il mondo si riuniranno ad Atene
per disputare l¹edizione estiva dei Giochi Olimpici. Le grandi imprese delle
calzature e dell'abbigliamento sportivo spenderanno un'enorme quantità di
denao per associare il loro nome all'ideale olimpico. Ma chi pensava che
la violazione dei diritti dei lavoratori appartenesse al passato, deve ricredersi.
Le testimonianze raccolte nel rapporto "Gioca pulito alle Olimpiadi", ora
disponibile nella traduzione in italiano, confermano le drammatiche condizioni
di lavoro dell'industria dell'abbigliamento sportivo e denunciano la complicità
del mondo sportivo con le imprese. Per chiedere alle imprese, al Comitato
olimpico nazionale e internazionale comportamenti piu' responsabili ,prende
il via la campagna "Gioca pulito alle Olimpiadi", lanciata in Italia dal
Centro Nuovo Modello di Sviluppo e dalla Campagna Abiti Puliti.
Per partecipare alla campagna di pressione, si possono visitare questi siti:
http://www.fairolympics.org, http://www.cleanclothes.org, http://www.lilliputmilano.org/lab/consumocritico.html,
link "Abiti Puliti"
"Gioca pulito alle olimpiadi", 48 pagine, è in vendita a 1,50 euro.
Il rapporto si trova presso le botteghe del commercio equo e solidale che
vendono il mensile Altreconomia
(l'elenco è su http://www.altreconomia.it/Main/botteghe.html)
I giornalisti che desiderano una copia del rapporto o l'immagine di copertina
ad alta risoluzione possono farne richiesta a Pietro Raitano Altreconomia,
tel. 02.47.77.08.58, pietro@altreconomia.it . Copia digitale del rapporto
è scaricabile dal sito http://www.altreconomia.it.
Gli Autori del Rapporto:
La Clean Clothes Campaign (CCC) è una rete internazionale di associazioni
di consumatori, organizzazioni sindacali, ricercatori, gruppi per la difesa
dei diritti umani, militanti di base, organizzazioni di immigrati, di lavoratori
a domicilio e donne lavoratrici, botteghe del commercio equo e solidale,
e di molte altre realtà, che si propone di migliorare le condizioni di lavoro
nell¹industria mondiale dell¹abbigliamento. La Clean Clohtes Campaign è
presente in 11 Paesi europei, conta circa 250 organizzazioni aderenti e
opera in stretto contatto con organizzazioni partner in molti paesi produttori
(http://www.cleanclothes.org)
È rappresentata in Italia dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo (per iscriversi
alla lista delle Azioni Urgenti: ersilia.monti@mclink.it ).
Oxfam è una confederazione di organizzazioni associate operanti in più di
100 Paesi il cui obiettivo è ricercare soluzioni durature alla povertà e
all¹ingiustizia. Le realtà collegate a Oxfam collaborano in alleanza con
altri soggetti alla costruzione di un movimento mondiale di cittadini impegnati
nella difesa dei diritti economici e sociali. Oxfam è convinta che la crescita
economica debba essere accompagnata dall¹equità sociale per realizzare un
mondo più giusto e sostenibile. Partecipano alla Campagna Play Fair at the
Olympics: Oxfam America, Oxfam-in-Belgium, Oxfam Canada, Oxfam Community
Aid Abroad (Australia), Oxfam GB, Intermón Oxfam (Spagna), Oxfam Ireland,
Novib Oxfam Netherlands, Oxfam New Zealand, Oxfam Quebec e Oxfam Germany
(http://www.maketradefair.com http://www.oxfaminternational.org)
Global Unions: con questo nome vengono identificati i principali organismi
del movimento sindacale internazionale. Le Global Unions comprendono: L¹International
Confederation of Free Trade Unions (Icftu) che rappresenta la maggior parte
delle centrali sindacali nazionali. L¹Icftu raggruppa 233 organizzazioni
sindacali di 152 Paesi nei cinque continenti, in rappresentanza di 151 milioni
di lavoratrici e lavoratori iscritti. Le singole sigle sindacali vi aderiscono
in prevalenza attraverso le proprie centrali sindacali nazionali. Le dieci
Global Union Federations (Gufs), organismi internazionali rappresentativi
di sindacati che organizzano specifici settori industriali o categorie professionali.
Trovate i nomi per esteso nel sito: http://www.global-unions.org). Il Trade
Union Advisory Committee presso l¹Ocse (Tuac) Un particolare sindacato derisce
solitamente a una centrale sindacale nazionale nel proprio paese, che a
sua volta è associata a un organismo internazionale, per esempio l¹Icftu.
Lo stesso sindacato si associa normalmente anche al Guf competente per il
settore industriale in cui operano i suoi iscritti. L¹Icftu e l¹Itglwf (International
Textile, Garment and Leather Workers¹ Federation) sono gli organismi delle
Global Unions maggiormente coinvolti a livello internazionale nella campagna
sulle Olimpiadi.
Il Centro Nuovo Modello di Sviluppo, coordinato da Francesco Gesualdi, si
occupa di consumo critico e globalizzazione. La sede è a Vecchiano (Pisa).
Pubblica ogni anno la ³Guida al consumo critico² (Emi).
Per contatti: tel. 050.82.63.54, coord@cnms.it
Pietro Raitano - 02/47770858 - pietro@altreconomia.it
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