QUALE PACE PER IL SUDAN ?

COMUNICATO STAMPA
Campagna Sudan

una foto dal sudan
La Campagna Italiana per la pace e i diritti umani in Sudan esprime la
propria grande soddisfazione per la storica firma avvenuta ieri mattina a
Nairobi dell’accordo di pace definitivo tra il Governo di Khartoum ed il
movimento ribelle dell’SPLM.

Il raggiungimento di un compromesso tra le due parti in conflitto
costituisce un punto di svolta nel lunghissimo cammino verso la pace di un
paese che ha speso quaranta degli ultimi cinquant’anni in guerra contro sé
stesso.

Sino ad oggi, una della più lunghe guerre civili che il continente abbia
vissuto ha provocato oltre due milioni di vittime (la maggior parte civili)
ed oltre cinque milioni di sfollati.

Riuscire ad implementare l’accordo costituirà una sfida ancor più
impegnativa che non riuscire a stilarlo: la firma di Nairobi segna
sicuramente una tappa fondamentale e imprescindibile del cammino verso la
pace, ma non ne costituisce la conclusione.

Questioni fondamentali non sono state affrontate – come la crisi attualmente
in corso in Darfur e le crescenti tensioni presenti nelle regioni dell' Est
- mentre ad altre si dà una risposta parziale e non definita lasciando
irrisolti problemi che possono minare il processo democratico verso un reale
sviluppo economico, umano e sociale del Paese.

Gli accordi sono stati firmati da due soli soggetti, escludendone molti
altri, lasciando così aperte minacce (come le varie milizie armate ancora
attive) o precludendo importanti opportunità (come i numerosi gruppi
politici, etnici o religiosi, che non hanno potuto partecipare al processo
che ha portato agli accordi).

A partire da domani, il popolo sudanese – e si spera anche i soggetti della
comunità internazionale che vorranno sostenerlo in questa difficilissima
transizione – dovrà affrontare gli enormi problemi irrisolti che renderanno
l’implementazione della pace quanto mai complicata.

Dal 1995 la campagna italiana per la pace e i diritti umani in Sudan si è
attivata per sostenere il conseguimento di una pace giusta e duratura
sostenendo le espressioni della società civile sudanese.

La sua attività in Italia ha perseguito l’informazione dell’opinione
pubblica, la sensibilizzazione e la mobilitazione del mondo politico (sia
del Governo e del Parlamento, che delle amministrazioni locali) e delle
diverse espressioni della società civile.

In coerenza con questo impegno, la Campagna ha organizzato un Forum
internazionale intitolato “Quale pace per il Sudan? La parola alla società
civile”, che si terrà a Milano nelle giornate del 18 e 19 marzo 2005. Il
Forum sarà volto ad approfondire la comprensione della situazione politica
e sociale del Sudan, del processo (o dei processi) di pace in corso e delle
prospettive che si presentano con l’aprirsi di questa nuova fase, con
l’obiettivo di stimolare la riflessione sul ruolo che ogni attore sarà
chiamato ad assumere.

Il Sudan ha oggi più che mai bisogno del sostegno della comunità
internazionale: con la firma di Nairobi inizia la vera sfida. Invitiamo
tutti gli operatori dell’informazione a non lasciare che questo popolo
ritorni a pagare la nostra indifferenza.

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