Schede

Film di Claude Autant-Lara

Non uccidere

La commissione censura nel 1961 ne vietò la visione in Italia perché trattava la questione dell'obiezione di coscienza in guerra. A Firenze Giorgio La Pira ne organizzò la proiezione, violendo i divieti e riaccendendo il dibattito
5 aprile 2020
Fonte: Wikipedia

Non uccidere (Tu ne tueras point) è un film del 1961 diretto dal regista francese Claude Autant-Lara.
E' un film sull'obiezione di coscienza.
La parte del protagonista obiettore di coscienza Jean-Bernard Morceau fu affidata a Laurent Terzieff già molto conosciuto ed apprezzato
Una frase del film: «Il mondo è bagnato di sangue fraterno: ecco che l'omicidio è crimine quando sono i singoli a commetterlo, ma diventa virtù quando è compiuto in nome dello Stato. L'impunità per i delitti non l'assicura il motivo dell'innocenza, ma la grandezza della ferocia».

Quando Non uccidere fu presentato alla Mostra di Venezia suscitò molte polemiche e la stessa giuria, pur premiando la protagonista Suzanne Flon con la coppa Volpi, si divise sulla valutazione dell'opera.
La commissione di censura ne proibì la visione poiché la si considerava un'istigazione a delinquere, a violare cioè la legge italiana che prescriveva il servizio di leva militare come obbligatorio.
Il 18 novembre 1961 il sindaco di Firenze Giorgio La Pira, cattolico e convinto pacifista, senza badare ai divieti di legge, organizzò una proiezione del film per giornalisti e intellettuali facendo così riaccendere il dibattito culturale e politico sull'obiezione di coscienza in Italia. (1)

Per un approfondimento:

Scrive Georges Sadoul: "Il servizio segreto psicologico dell'esercito ne proibì la realizzazione. Prodotto infine in Jugoslavia nel 1961 e presentato al festival di Venezia prima della fine della guerra d'Algeria, suscitò un'impressione profonda, e infinite discussioni". 

Note: (1) Il sindaco La Pira dette in Palazzo Vecchio un premio ai direttori dei giornali che avevano protestato contro il provvedimento di censura del film.

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