Latina

Nicaragua: Fuori tutti! Liberi tutti!

...compreso Arnoldo Alemán
13 luglio 2008
Giorgio Trucchi

L'ex presidente Arnoldo Alemán (© Foto G. Trucchi)

L'ex presidente Arnoldo Alemán potrebbe essere vicino alla sua definitiva liberazione e questo nonostante la sua condanna a 20 anni di carcere per una serie interminabile di delitti, tra cui riciclaggio di denaro, corruzione, malversazione di fondi pubblici, peculato, associazione per delinquere, sia già stata confermata in appello e si attenda solamente una risoluzione della Cassazione per renderla definitiva.

Nonostante ciò, l'ex presidente ha scontato solamente pochi mesi di carcere ed ha passato la maggior parte della pena agli arresti domiciliari, trasformati poi in libera circolazione per tutto il paese, senza nessun tipo di restrizione e con la possibilità di continuare tranquillamente la sua attività politica di dirigente del Partido Liberal Constitucionalista (PLC). Questa decisione, a dir poco originale, del Tribunale di Sorveglianza sarebbe dovuta al grave stato di salute del caudillo liberal, il quale soffrirebbe di una decina di malattie croniche che sono state considerate incompatibili con il regime carcerario, ma che invece sembrano essere perfettamente compatibili con riunioni e meeting politici, cene in ristoranti lussuosi e una gestione con "mano di ferro" del suo partito.
La gestione "politica" del suo caso ha inoltre riempito le pagine dei giornali nazionali ed internazionali, come esempio di una quanto meno imbarazzante crisi istituzionali e giudiziale che sta colpendo gravemente il paese.

Il tentativo da parte dei suoi correligionari del PLC di togliergli di dosso questa pesante Spada di Damocle di un'improvvisa sospensione dei benefici e del trasferimento in carcere, ha caratterizzato le manovre del PLC degli ultimi 6 anni, cioè da quando, persa la sua immunità parlamentare, Alemán ha ricevuto la sua prima condanna, a cui hanno poi fatto seguito le indagini negli Stati Uniti ed i processi a Panama per l'intreccio di imprese fasulle e conti bancari che, secondo i giudici, sarebbero serviti per riciclare denaro pubblico e per utilizzarlo poi per finanziare il partito e la sua famiglia.
Il metodo più sbrigativo proposto dai fedeli liberali è stato quello dell'amnistia. Secondo questo progetto, presentato più volte e mai discusso in aula, sarebbero stati amnistiati tutti quei funzionari pubblici che nel passato hanno commesso reati legati alle loro funzioni, estendendosi però anche a reati come il riciclaggio di denaro. Una chiara legge ad personam che libererebbe Alemán dal "giogo" sandinista - o tratti e negozi con noi o finisci in carcere -, e che permetterebbe al PLC di portare avanti una politica di vera opposizione al governo, smettendo di dilaniarsi internamente tra chi è a favore o contro il cosiddetto Patto e l'eterna dipendenza da Alemán.

Di fronte all'ovvio rifiuto del FSLN, quello morale della Alianza MRS ed a una certa reticenza della Bancada Democrática Nicaraguense (BDN) di Eduardo Montealegre, l'amnistia non è però mai prosperata.

Il nuovo trucco

Il coniglio dal cappello l'ha però ora tirato fuori la Commissione Giustizia del Parlamento. Nei giorni scorsi, infatti, è stato presentato un progetto di legge pomposamente chiamato "Legge di Fissazione di un Ragionevole Periodo per le Cause in Sospeso del Codice di Istruzione Criminale". Secondo il suo Articolo 2, una volta entrata in vigore la legge "il giudice o il tribunale competente, quando la pena applicata o che si dovrebbe applicare sia inferiore a cinque anni, dichiareranno estinta l'azione penale in un periodo di dieci giorni". Quando invece la pena prevista sia uguale o superiore a cinque anni "i giudici e tribunali dovranno emettere una sentenza entro 30 giorni a partire dall'entrata in vigore della legge", altrimenti "l'azione penale si estinguerà, con gli stessi effetti di un'assoluzione".
In questo testo alquanto imbarazzante, si determina che tutte le persone che sono state denunciate o che stanno affrontando un processo senza aver ancora avuto una sentenza definitiva, potranno essere immediatamente assolte se l'iter processuale non verrà terminato entro il periodo fissato dalla legge, cioè 10 o 30 giorni dipendendo dalla pena prevista dal reato per i quali si viene processati.

Per capire ancora meglio, con la scusa di voler accelerare i processi che giacciono nei vari tribunali da molti anni e che sono stati iniziati con il vecchio Codice Penale (da pochi giorni è entrato in vigore il nuovo Codice di Procedura Penale - CPP), si vuole approvare una legge che dà dai 10 ai 30 giorni ai giudici per emettere migliaia di sentenze, pena la liberazione di tutte le persone sotto processo, indipendentemente dal tipo di delitto per il quale sono state accusate. Uno dei primi beneficiati sarebbe lo stesso Alemán, il quale si unirebbe a più di 9 mila persone in attesa di giudizio, molte delle quali accusate o sentenziate per delitti atroci..
L'articolo 138 della Costituzione stabilisce i compiti della Asamblea Nacional e in nessun caso prevede che possa ordinare ai giudici ed ai tribunali di estinguere una pena o porre limiti alle loro azioni.

Secondo alcuni specialisti di Diritto Penale, "questa legge potrebbe mettere in libertà narcotrafficanti, assassini e stupratori". Secondo María Asunción Moreno, penalista della Università Centroamericana (UCA), "sebbene questa iniziativa di legge non violi lo Stato di Diritto, quello che farebbe è violare il senso di giustizia della popolazione. Bisogna quindi cercare un punto di equilibrio per evitare di cadere nell'impunità".
Per Manuel Aráuz, intervistato da un canale televisivo, "è ovvio che sia necessario uno strumento per agilizzare i casi giudiziali che sono stati avviati con il Codice d'Istruzione Criminale, ma bisogna modificare il testo che potrebbe beneficiare la criminalità organizzata. La legge dovrebbe stabilire che si estinguono le azioni penali per quelle persone a cui non sono state applicate sentenze definitive e che non hanno fatto ricorso alle varie istanze e non, come si pretende, in modo generalizzato anche per coloro i quali sono in attesa di sentenze nei vari gradi di processo".

© (Testo e Foto Giorgio Trucchi - Lista Informativa "Nicaragua y más" di Associazione Italia-Nicaragua - www.itanica.org )

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