EquAgenda 2022 nasce da una consolidata abitudine a lavorare insieme su progetti di solidarietà, scambi internazionali, inserimenti lavorativi, commercio alternativo e solidale e promozione di una finanza etica, interventi nelle scuole e itinerari didattici
Alleanza Civica prima lascia poi si risiede al tavolo. Gli irriducibili del caos si chiamano fuori e chiedono nuove e più forti sanzioni internazionali
14 marzo 2019 - Giorgio Trucchi
Il sacerdote era stato sospeso per aver rivestito la carica di ministro nel Nicaragua sandinista
Il 18 aprile in Nicaragua è esplosa una protesta che la stampa ha raccontato in un solo modo: rivolta popolare spontanea repressa dal governo. Ma se la cospirazione è guidata e finanziata da Washington non è poi così semplice spiegare cosa ci sia davvero sotto
Nonostante l'insistente pressione internazionale, l'opposizione sembra non
godere più del sostegno popolare necessario per raggiungere i propri obiettivi
Dal 18 aprile il paese è nel caos e vede una tensione politica molto forte che non accenna a diminuire. Da settimane, infatti, proseguono intense proteste popolari, con scontri anche violenti, che hanno causato fino ad ora oltre 100 morti.
Presentate come strumenti di difesa della popolazione, sono diventate invece con il tempo il mezzo per combattere e sconfiggere i russi. E così le armi hanno accresciuto le perdite in termini di vite umane invece di ridurle, svolgendo un ruolo opposto a quanto dichiarato in origine.
Battaglioni di "partigiani russi" che combattono per Kiev hanno varcato la frontiera e dichiarano di aver occupato tre villaggi russi vicini al confine ucraino. Ma chi sono e che idee politiche hanno?
La guerra, gli scacchi, due sconosciuti che si affrontano in una partita a distanza
La storia si preannuncia toccante e potrà servire a stimolare dibattiti e passi in avanti nella risoluzione dei vari conflitti, piccoli e grandi, "if you want it"
L'obiettivo di questo articolo è quello di individuare gli errori di Zelensky e della Nato e che hanno portato a rafforzare Putin invece che indebolirlo. Vi è poi il capitolo delle sanzioni che dovevano bloccare l'economia russa e fiaccarne la macchina bellica, cosa che non è avvenuta.
Arrestata nel 2014 mentre copriva una protesta degli indigeni maya, in qualità di operatrice dell’informazione comunitaria, la giornalista si è sempre battuta per i diritti della popolazione maya ch´ortí´, denunciandone gli abusi da parte dello stato guatemalteco.
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