Nicaragua: Commissione della Verità pubblica analisi comparativa delle liste delle vittime degli scontri
Cifre molto diverse sono quelle presentate per il momento sia dalla Commissione interamericana dei diritti umani, Cidh, che dall'Associazione nicaraguense pro diritti umani, Anpdh. Le differenze tra i numeri dipendono essenzialmente dalla presenza in questi due rapporti di persone senza nome, nomi duplicati delle vittime e persone decedute al di fuori del contesto degli scontri.
- Guarda e scarica il documento di analisi comparativa della Commissione della verità
Cairo Amador, membro del Cvjp, ha spiegato in conferenza stampa che la decisione di realizzare quest’analisi comparativa è stata presa dopo che il cardinale Leopoldo Brenes ha chiesto pubblicamente alle organizzazioni di diritti umani, nazionali e internazionali, di riunirsi per confrontare i dati e cercare di arrivare ad un consenso rispetto alla cifra delle persone decedute a causa delle crisi che ha scovolto il Nicaragua durante gli ultimi tre mesi.
Jaime López Lowery, altro membro della commissione parlamentare, ha aggiunto che con questo lavoro di analisi è stato fatto un passo in avanti importante, ma che comunque c’è ancora molto da lavorare.
"Arrivare alla verità non è facile. C’è ancora molta gente a cui non piace quando la verità su questi tre mesi viene a galla e diventa pubblica", ha detto Adolfo Jarquín, viceprocuratore dei diritti umani e membro della Cvjp.
"Prima o poi ci si dovrà mettere d’accordo e pubblicare i dati reali di quanto accaduto. Mark Twain diceva che esistono tre tipi di bugie: le piccole, le grandi e le statistiche. L'unico modo per arrivare alla verità è quindi sedersi a un tavolo e confrontare metodologie e criteri usati dalle organizzazioni per realizzare i rispettivi rapporti”, ha suggerito Amador.
Rapporti gonfiati
Il rapporto della Cidh analizza il periodo compreso tra il 19 aprile e il 19 giugno. Registra 212 decessi, 155 dei quali corrispondono al rapporto della Cvjp e 34 sarebbero avvenuti al di fuori del contesto degli scontri, di cui 9 per rapina a mano armata seguita da omicidio, 6 per scontri tra bande rivali, 5 per litigi personali, 5 per morte accidentale, 3 per incidenti stradali, 2 per conflitti di proprietà, 1 per discriminazione basata sull'orientamento sessuale, 1 per causa naturale, 1 per suicidio e 1 che è rimasto ferito ed è stato riportato come morto. 13 persone inoltre non compaiono nei registri di medicina legale e altre 10 sono nomi duplicati.
Circa il 27% dei decessi riportati nel rapporto della Cidh non avrebbero nulla a che fare con la crisi e gli scontri.
Il rapporto della Anpdh analizza il periodo compreso tra il 19 aprile e il 25 luglio. Registra 448 decessi, 233 dei quali corrispondono al rapporto della Cvjp, mentre 105 sarebbero avvenuti al di fuori del contesto del conflitto, di cui 34 per rapina a mano armata seguita da omicidio, 33 per litigi personali, 10 per conflitti di proprietà, 7 per scontri tra bande rivali, 6 per morte accidentale, 6 per incidenti stradali, 3 per cause naturali, 2 durante una rapina a mano armata, 1 per incendio, 1 per discriminazione basata sull'orientamento sessuale, 1 per stupro e abuso sessuale, 1 che è rimasto ferito ed è stato riportato come morto. 57 persone inoltre non compaiono nei registri di medicina legale, 49 hanno identità sconosciuta e altre 4 sono nomi duplicati.
Circa il 48% dei decessi riportati nel rapporto della Anpdh non avrebbero nulla a che fare con la crisi e gli scontri.
Nel caso del Centro nicaraguense dei diritti umani, Cenidh, la Commissione per la verità, giustizia e pace ha detto che il suo ultimo rapporto risale ai primi di maggio e che, comunque, non ha mostrato nessun interesse a collaborare.
Testo originale in spagnolo LINyM
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