Nicaragua: Comincia a crollare il castello delle menzogne
La Croce Rossa ha fissato in 290 il numero di persone arrestate, piú della metà delle quali (200) già beneficiate da misure alternative alla detenzione.
Un dato che evidenzia, se mai ce ne fosse ancora bisogno, la montagna di menzogne diffuse da settori dell’opposizione che fanno parte dell’Alleanza civica per la giustizia e la democrazia, Acjd, e dell'Unità nazionale blu e bianca, Unab, avallate e fatte proprie, tra l’altro, da organizzazioni per i diritti umani nazionali e internazionali.
Secondo i rapporti ufficiali, comunicati stampa e una feroce campagna mediatica con cui hanno saturato i social e i media che si autodenominano indipendenti, in Nicaragua ci sarebbero tra i 600 e i 900 "prigionieri politici” e circa 1000 persone scomparse, soprattutto studenti.
Cifre e dati falsi che sono stati poi usati per lanciare campagne internazionali e per chiedere nuove e più forti sanzioni politiche ed economiche contro il paese. Qualsiasi confronto con quanto accade in Venezuela non è certo azzardato.
Il giorno in cui l'opposizione e le organizzazione nazionali e internazionali che “difendono i diritti umani” accettassero - come gli è stato ripetutamente proposto - di confrontare le proprie lista di persone decedute durante gli scontri con quella della Commissione parlamentare per la verità giustizia e pace (https://www.peacelink.it/latina/a/46142.html), il castello di menzogne crollerebbe miseramente.
Logica distruttiva
Purtroppo, i settori più radicali dell'opposizione continuano a imporre la loro logica distruttiva, creando ancora una volta le condizioni per interrompere il dialogo e mostrando totale mancanza di volontà politica per trovare una soluzione pacifica alla crisi.
Il 3 aprile, infatti, un’opposizione che oramai rappresenta solo sé stessa - chi l’ha nominata e per conto di chi parla e prendeo decisioni i cui effetti ricadranno su tutta la società? - ha sospeso il dialogo con il governo e ha preferito preparare un nuovo “circo mediatico” chiedendo a suoi sostenitori di scendere in piazza.
Uno scenario, quello nicaraguense, in cui per fortuna c’è sempre meno spazio per le menzogne e dove emerge con forza la solitudine e l’inconsistenza di un’opposizione che sopravvive solo grazie a una comunità internazionale USA-dipendente.
Ci sono ancora dubbi sul perché non permetteranno mai che il dialogo sortisca risultati positivi?
Fonte LINyM
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