Dichiarazione delle ONG internazionali d'ispirazione cristiana in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Unversale dei Diritti Umani
Noi, ONG internazionali d'ispirazione cristiana, impegnate nella difesa e promozione dei diritti dell'uomo, teniamo a richiamare il nostro attaccamento ai valori fondamentali contenuti nella DUDU.
La Dichiarazione è il riferimento universale per gli uomini e le donne del mondo intero che, avendo preso coscienza della loro uguale dignità per il solo fatto d'appartenere alla famiglia umana, si battono per il rispetto della loro dignità e quella dei loro fratelli e sorelle nell'umanità allo scopo di vivere nella pace e nella concordia.
La Dichiarazione è il riferimento universale per le persone deboli e private dei loro diritti, per questa noi ci impegniamo a creare le condizioni necessarie perchè i diritti dell'uomo siano sempre meglio conosciuti, riconosciuti, difesi, rispettati e messi in pratica dappertutto nel mondo.
Perchè la DUDU "considera che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti uguali e inalienabili costituisce il fondamento della libertà, della giustizia, e della pace nel mondo", interpella gli uomini e le donne di tutte le religioni.
La Dichiarazione invita ciascuno ad interrogarsi sul suo modo di mettere in pratica questi principi fondamentali nella loro dimensione spirituale e sociale.
Quanto alle organizzazioni cristiane, noi riconosciamo che la Dichiarazione rinvia alla nostra responsabilità poichè nel Vangelo noi impariamo a riconoscere nell'altro una persona nella sua dignità quali che siano le sue credenze, le sue origini, le sue condizioni esistenziali.
Noi, le organizzazioni firmatarie della presente Dichiarazione riconosciamo che la messa in pratica della DUDU, 60 anni dopo la sua formulazione, è raffrontata a delle nuove definizioni (lo squilibrio delle risorse alimentari, la crisi finanziaria, il cambiamento climatico....). Queste ci impongono una nuova gouvernance mondiale che fonda che fonda la propria azione sui diritti umani nella loro universalità, indivisibilità, interdipendenza.
Ginevra, 10 dicembre 2008
LETTERA APERTA DELLE ONG CRISTIANE ALLA COMUNITA' INTERNAZIONALE
1.In occasione del 60° anniversario della DUDU, le ONG firmatarie di questa lettera aperta, sperando di richiamare l'attenzione della Comunità internazionale presente a Ginevra sulla necessità di riaffermare con forza il carattere universale dei diritti della persona umana.
2.Oggigiorno, più che mai, è necessario rispettare la "grammatica del dialogo che è la legge morale universale, inscritta nel cuore dell'uomo per giungere alla pace". Così la DUDU sancisce nel suo primo articolo che "tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza". Razionalità e moralità-libertà sono i fondamenti della dignità dell'essere umano.
Quest'antropologia corrisponde alla visione cristiana dell'uomo come scriveva Giovanni XXIII: "il fondamento di ogni società ben ordinata e feconda, è il principio che ogni essere umano è una persona, ossia una natura dotata di intelligenza e di libera volontà".
3.Ma il cristianesimo non rivendica alcuna esclusiva in questa materia; al contrario esso stima che la DUDU, in continuità con la tradizione della legge naturale, codifica i valori comuni delle culture e delle tradizioni inscritti nel cuore di tutti gli esseri umani.
4.Così Cicerone affermava già che "la natura ha messo in noi il sentimento della giustizia (...) Così, conformandosi alla natura, gli uomini con giudizio, come li chiama il poeta, che "niente d'umano è estraneo a loro", rispetterebbero tutti allo stesso modo la legge.Perchè con la ragione, la natura ha donato loro il diritto alla ragione; dunque anche la legge che è soltanto un altro modo in cui il diritto alla ragione è considerato nelle sue implicazioni e interdizoni".
5.Il nostro tentativo è motivato dall'urgenza davanti alla sofferenza di tanti uomini, donne e bambini privati dei loro diritti. Esso è umanistico perchè questa privazione "costituisce un'offesa alla verità della persona umana, una ferita mortale alla giustizia stessa. Nostra intenzione è dunque contribuire alla pace all'interno dei popoli e tra i popoli.
6. In questo momento importante della storia dell'umanità noi vogliamo proporre dei principi per rafforzare l'universalità dei diritti dell'uomo. Noi ricaviamo queste idee dalla recente Dichiarazione comune del primo seminario cattolico-mussulmano celebrato a Roma nel novembre 2008:
"1 La vita umana è un dono di Dio molto prezioso per qualunque persona. Essa deve essere dunque preservata e onorata ad ogni età.
2.La dignità umana deriva dal fatto che ciascuna persona umana è creata da un Dio d'amore e dall'amore, ed è stata dotata dei doni della ragione e del libero arbitrio, e resa anche capace di amare Dio e gli altri. Sulla base solida di questi principi, la persona richiede il rispetto della sua dignità originale e della sua vocazione umana. Essa ha dunque diritto ad un pieno riconoscimento della sua identità e della sua libertà dagli individui, le comunità e i governi, appoggiati da una legislazione civile che garantisce diritti uguali ed una piena cittadinanza.
3. Noi affermiamo che la creazione dell'umanità di Dio rivela due grandi aspetti: la persona umana, uomini e donne, e noi insieme impegnati a garantire che la dignità umana e il rispetto siano percepiti su una base egualitaria per gli uomini e le donne.
4.L'amore del prossimo implica il rispetto della persona e delle sue scelte in materia di coscienza e di fede. Esso include il diritto degli individui e delle comunità a praticare le loro religioni in pubblico e in privato".
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