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 *** Associazione Culturale Telematica *** 
  ********** "Metro Olografix" **********
Newsletter n. 0 del 30 agosto 2002
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PRESENTAZIONE 
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Un saluto a tutti, l'associazione Metro Olografix, che gestisce la BBS 
sulla quale avete l'account, ha deciso di iniziare la pubblicazione di 
questa newsletter ad esclusivo uso dei suoi utenti.
L'iniziativa nasce dalla voglia di coinvolgervi in quelle che sono le 
nostre iniziative e darvi degli spunti di riflessione e delle 
informazioni sulle telmatiche a noi care: 
il volontariato, l'open source e la sicurezza informatica.
Questo e' il numero 0 e come di solito accade, la newsletter potra' 
subire delle modifiche ed accettare suggerimenti.
Potete scrivere a newsletter@bbs.olografix.org per qualsiasi quesito.
Buona lettura.
IN PRIMO PIANO  
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Le novità del LinuxWorld di ferragosto
di Bernardo Parrella 
http://www.apogeonline.com/webzine/2002/08/19/05/200208190501 
Partnership tra VA Software e IBM, proposta di legge per l'open 
source nella PA californiana, e altro ancora... 
L'estate incalza, maltempo incluso, e oltreoceano l'occasione è buona 
per lo svolgimento di importanti eventi in ambito informatico. Come 
già segnalato, a ridosso di ferragosto è stata la volta dell'edizione 
californiana di LinuxWorld Conference & Expo, svoltasi nel capiente 
Moscone Center in pieno centro di San Francisco. Ecco allora una 
serie di segnalazioni sparse a margine dell'evento. 
Intanto l'annuncio di un partnership tutta particolare, quella tra VA 
Software e IBM: la prima sposterà l'attività di SourceForge, ambito-
raccolta di progetti open source, all'interno di una fondazione che 
si occupa del software proprietario prodotto da IBM software. 
Contemporaneamente, VA Software (già nota come VA Linux) lancerà la 
promozione di programmi IBM, quali DB2 e WebSphere, per quanti 
vorranno passare alla versione commerciale del software collaborativo 
realizzato sotto il marchio SourceForge. Una sorta di matrimonio sui 
generis, quindi, in cui la filosofia open source, pur di ampliare e 
diversificare la propria presenza sul mercato, sembra sposare tesi e 
pratiche diametralmente opposte, quelle legate a sviluppo e 
diffusione del software proprietario. In realtà l'iniziativa tende ad 
avvicinare percorsi inizialmente divergenti sulla spinta 
dell'interesse sempre crescente su Linux e dintorni. 
Per VA Software, in particolare la partnership si rivela come una 
specie di ultima spiaggia per incrementare le entrate. SourceForge, 
lanciato all'inizio del 2000 per dar spazio ai programmatori open 
source, è gradatamente divenuta l'unica entità centrale per l'intera 
l'azienda. Questa ha infatti mollato l'originale vendita di server 
Linux perchè non più profittabile. Un ambito in cui potrebbe aver 
senso utilizzare i database DB2 per archiviare in maniera precisa 
tutto il materiale prodotto e di WebSphere per creare l'infinità di 
pagine Web relate ai nuovi progetti in continua espansione. Mentre 
resta da vedere come la comunità globale degli sviluppatori 
risponderà all'iniziativa, IBM conferma così l'ennesimo passo 
dell'ampio coinvolgimento nel pianeta del pinguino, pur se con 
l'ovvia spinta per ulteriori ritorni economici. 
D'altronde è noto come i giganti high-tech abbiano deciso di 
insistere con la produzione di mega-server Linux. Un settore in cui, 
oltre ai nuovi modelli della stessa IBM basati sui processori Xeon da 
2/2.4GHz, l'evento di San Francisco ha visto l'avanzare di Sun. Di 
fianco alla nota suite desktop OpenOffice, la società californiana ha 
presentato i freschi server LX50 (a 2.796 dollari per 512MB di 
memoria, 5300 dollari per 2GB di memoria) già dotati del pacchetto 
denominato Sun Open Network Environment (Sun ONE). Si tratta di una 
variante del Linux di Red Hat, la cui totalità dei componenti 
raggiungerà la massima operatività soltanto tra sei mesi. Il software 
sarà disponibile anche nella versione dell'analogo ma proprietario 
sistema Solaris per chip Intel. Si tratta in ogni caso di un primo, 
deciso passo di Sun per l'ambiente Linux, anche se per ora non è 
previsto ciò vada a coprire anche il settore dei server high-end con 
più di due processori, dove punta di diamante rimangono le 
workstation UltraSparc in accoppiata con Solaris. 
Passiamo ad un contesto altrettanto, se non più, vitale per il futuro 
del pianeta open source e free software, quello connesso all'arena 
politico-legislativa. LinuxWorld ha visto la presentazione di 
un'iniziativa finalizzata al supporto del parlamento californiano 
verso l'introduzione e la diffusione di programmi "aperti" nella 
pubblica amministrazione, come atto preventivo agli abusi di aziende 
basate invece sul software proprietario. Nello specifico, il titolo 
del testo è "Digital Software Security Act" e prevede che le agenzie 
statali della California possano acquistare programmai soltanto da 
quei produttori che non pongano restrizioni sull'uso o l'acceso dei 
codici sorgenti. 
Spiega Walt Pennington, avvocato di San Diego tra i promotori del 
prossimo disegno di legge: "Abbiamo deciso di rendere pubblica 
l'iniziativa dopo aver ottenuto il sostegno di diversi legislatori 
nel corso di numerosi meeting avvenuti nel parlamento di Sacramento." 
Tra questi, Juan Vargas democratico il cui distretto al confine col 
Messico include diverse agenzie nonprofit che già utilizzano Linux, 
specifica però che occorrerà lavorare ancora al testo prima di 
poterlo presentare al parlamento della California. "Si tratta di 
codice, speriamo presto valido anche a livello legale, ma che 
richiede l'attiva partecipazione di uno straordinario numero di 
persone onde renderlo accettabile a buon numero di persone." Il 
deputato ha poi aggiunto che, quando la settimana prossima avvierà la 
discussione parlamentare, c'è da scommettere che "Microsoft inizierà 
a distribuire in giro hardware, software e servizi gratis." 
A scando equivoci, la proposta non vuole punire o puntare l'indice 
contro gli sviluppatori di software proprietario. Si vuole piuttosto 
sottolineare come quest'ultimo provochi costi aggiuntivi e rischi 
alla sicurezza, problemi che lo Stato deve giocoforza ridurre al 
massimo. Non a caso grossi nomi dell'industria hanno pubblicamente 
già annunciato il loro supporto al disegno di legge, a partire da Red 
Hat il cui CEO Michael Tiemann ha tra l'altro dichiarato: "Se 
riusciamo a far entusiasmare il movimento open source nella modifica 
del codice legale tanto quanto per C++ e Java, credo che l'attività 
di lobbying decollerà da sola." Altre società importanti già in pista 
sono IBM, MandrakeSoft e Linux International. 
Last but not least, LinuxWorld ha ribadito la necessità di impedire 
ogni frammentazione del kernel Linux, evitando lo sviluppo di 
versioni tra loro incompatibili come accaduto in passato per Unix. 
Ecco quindi che le versioni Linux di Red Hat 7.3, SuSE 8.0 
Professional e Mandrake ProSuite 8.2 sono state le prime ad essere 
certificate sulla base delle linee-guida diffuse dalla Linux Standard 
Base. Quest'ultima entità è gestita dal Free Standards Group, 
organizzazione nonprofit composta da sviluppatori e dirigenti 
industriali, proprio allo scopo di standardizzare la maggior parte 
dei componenti di Linux pur consentendo alla varie distributori 
l'aggiunta di funzioni proprie. La certificazione LSB rappresenta 
quindi un primo passo per prevenire ulteriori frammentazioni, anche 
se notoriamente ciò non è sufficiente a garantire gli utenti sulla 
intercambiabilità delle svariate release in circolazione.  
TECNOLOGIA&INTERNET 
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Arriva dal Giappone
il robot che sa giudicare
La sua fabbricazione è stata possibile grazie a un circuito
integrato di una superficie di quattro centimetri
Riproduce il nostro cervello: verrà usato
anche per le previsioni meteo e il controllo aereo
http://www.repubblica.it/online/scienza_e_tecnologia/robot/robot/robot
.html 
Brevetto di link, vince Internet 
Brutta figura per British Telecom che aveva clamorosamente sostenuto 
di possedere il brevetto dell'ipertesto. I giudici americani 
respingono l'assalto anglosassone alla rete. BT non può portare 
Prodigy in tribunale 
http://punto-informatico.it/p.asp?i=41168
Scegliere è meglio che filtrare 
Cresce la consapevolezza che i programmi filtro che bloccano 
l'accesso ai siti scabrosi non servono allo scopo perché alla fine 
riducono arbitrariamente l'accesso alle informazioni, mentre non sono 
in grado di valutare le immagini, alle quali i più piccoli restano 
esposti . Meglio puntare su iniziative che promuovano tra giovani e 
bambini un'etica di scelta «consapevole».
http://www.ilmanifesto.it/oggi/art53.html
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/25-Agosto-
2002/art53.html
Sbarca su Internet il suffisso .coop
http://web.vita.it/comunicati/index.php3?COMID=391
TEMI&APPROFONDIMENTI 
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 I Segni 
 di Alex, volontario Operazione Colomba  
http://www.carta.org/articoli/020822segni.htm
Elementi per la Dichiarazione Politica del Summit Mondiale sullo 
Sviluppo Sostenibile WSSD 
http://italy.indymedia.org/news/2002/08/71634.php 
NEWS DALL'ASSOCIAZIONE 
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Nelle prossime newsletter vi comunicheremo gli eventi in 
preparazione. 
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a cura di Loris D'Emilio 
hanno collaborato a questo numero:
Stefano Chiccarelli 
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