Provocazioni

Scherzi e depistaggi Cybernauti, attenti ai folletti di Internet

E. La confessione di Ciro Ascione: sono un guastatore
14 gennaio 2007
Carlo Formenti
Fonte: Il Corriere della Sera (http://www.corriere.it)

Anche se Internet è ormai entrata a far parte della vita quotidiana, c' è ancora chi si stupisce della quantità di tempo che i fan della rete sono disposti a trascorrere davanti a un monitor. Ma questi (rari) soggetti refrattari al fascino dei nuovi media si stupirebbero ancor più di fronte al tempo e alle energie che certi troll sono pronti a investire per farsi beffe dei fan in questione. Non stiamo parlando dei folletti malvagi delle saghe scandinave, ma di quella bizzarra genia di guastatori online che ne hanno usurpato il nome. Contrariamente ad «hacker», «ladri d' identità» e altre categorie di «cybercriminali», i troll non vogliono provocare danni tecnici né commettere furti o truffe, ma esercitare le perfide arti della provocazione, del depistaggio e della bufala. Il perché ce lo spiega - in un divertente libretto da poco uscito nella collana Neon!, diretta da Aldo Nove - il troll reoconfesso Ciro Ascione che, nella Prefazione, nobilita così le sue pratiche di sadismo online: «Gran parte di ciò che avviene in Rete assomiglia sempre di più al chiacchiericcio dei salotti televisivi. Ma il bello dell' interattività è che puoi irrompere in questi salotti armato di bazooka. Puoi sfasciare un sodalizio con la stessa facilità con la quale uno yeti scompiglia un formicaio». Il nostro Buffalmacco accompagna quindi il lettore attraverso una spassosa galleria di scherzi ai danni dei Calandrino di turno. Esaurita rapidamente la burla dello spacciarsi per donna in chat, si passa a tutte le varianti della catena di Sant' Antonio (che invece continua a funzionare): dalla storia della bambina malata di cancro che chiede di inoltrare il suo messaggio a quante più persone possibile, perché per ogni mail riceverà tre centesimi dalla Società Americana del Cancro (possibile che nessuno si chieda come fanno a controllare l' invio delle mail?), alle migliaia di gonzi che hanno abboccato al passaparola che invitava a cancellare dal computer un temibile virus (in realtà si trattava di un innocuo file di Windows). Infine la regina delle bufale. A pochi giorni dagli esami di maturità del 2005, il nostro troll, con la complicità di un conoscente che gode di credibilità nella comunità dei blogger italiani, tende un feroce tranello ai trepidi maturandi che esplorano la rete in cerca di indiscrezioni sulle imminenti prove d' esame, mettendo in circolazione una serie di temi farlocchi. La burla rimbalza sui media tradizionali, con conseguenti interviste al blogger che si era prestato a fare da megafono. Il libro: Ciro Ascione, «Troll. Come ho inguaiato Internet», Tea (collana Neon!), pagine 163, 10 È

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