Forum: Storie, pensieri, poesie
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a che gioco giochiamo?
Ideate strategie. Proporre alleanze. Piano di difesa. Piano di attacco. Centrare gli obiettivi. Essere ancora in gioco. Stare al gioco. Non lasciare che il gioco continui. Rafforzare le posizioni. Giocare le proprie carte con prudenza. Giocare la partita su più tavoli. Partita finale.
Sembrano le frasi di ragazzini alle prese con un coinvolgente gioco di ruolo, magari un po' violento. Ma simulato.
Invece no.
Stamane ho aperto un giornale. E' un giornale qualunque, magari uno di quelli 'schierati' per la pace.
Queste frasi dovrebbero aiutarmi a capire cosa sta succedendo.
Sembra proprio un gioco.
Le parole, sono quelle del gioco. Quasi che non si sappiano evocare situazioni concrete, quando si parla di guerra.
I grandi, gli adulti, si ritrovano a dover prendere in prestito dai bambini gli schemi e il linguaggio dei loro giochi, per parlare di guerra.
Accendo la radio. Il conduttore intervista una classe di bambini, chiedendo loro come si immaginano la guerra.
Un bambino risponde che immagina un grande prato arido dove tutto brucia.
Un altro aggiunge che immagina un papà che saluta, prima di andarsene, il suo bambino che conosce appena e che non potrà mai conoscere. Perchè morirà.
I nostri bambini, sulla guerra, parlano della guerra. Di cosa succede, delle persone, della distruzione, del dolore, della morte. Loro, che la guerra non l'hanno mai vista.
Per questo, e non per assecondare chissà quale strategia, appendo la bandiera della pace, contro ogni guerra, fuori dal mio balcone.
Elisabetta Tusset
Venezia
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