Kimbau

Per un assurdo ordine del Commissario di Distretto

Rischiano di morire i malati più gravi

Manca la benzina e parto a piedi per la savana. Mancano i vaccini e abbiamo epidemie di morbillo e pertosse. Sto dormendo in ospedale per seguire i malati gravi. Si lavora al lume di candela. In questo periodo scambiare e-mail è molto difficile! Ma mi sarebbero utilissime alcune cose...
24 agosto 2005
Chiara Castellani

Mi scuso per i miei lunghi silenzi ma non è colpa mia! Se non sono in brousse (1) dove parto A PIEDI per mancanza di carburante (ho un'epidemia di morbillo e un'epidemia di pertosse, entrambe effetto della prolungata mancanza di vaccini), dormo in ospedale per seguire i malati gravi, e allora di e-mail non se ne parla! A parte che da sabato mattina non c'è connessione e in più non ho più una goccia di benzina!
Senza energia elettrica. I malati a Kimbau si curano al lume di candela


Sul computer portatile del BCZ lavoro la sera e spesso anche la notte con l'adattatore Kensington Kensington che mi ha regalato mio cugino e che mi ha "arrangiato" Paolo (fatemene avere altri 2 con lui!), la batteria della macchina e i pannelli solari (gli stessi che fanno funzionare la radiofonia), ma l'e-mail esige che io accenda il gruppo elettrogeno che va a benzina: allora preparo i messaggi quando dormo all'ospedale (troppo spesso ormai!), li trasferisco sul flaskdisk che mi ha regalato Pasquale (fatemene avere altri 2 con Paolo!), e se riesco ad avere connessione quelle rare volte che dormo alla missione, ve li spedisco.

Non accendo mai il gruppo per più di trenta minuti, il tempo richiesto per una connessione quando non ho messaggi "pesanti". Per questo anche le foto non vi arrivano più!

Capite allora con che problemi logistici mi trovo!

Nel frattempo, il Commissario di Distretto ha INGIUNTO a tutti i dipendenti dello stato già immatricolati (infermieri come insegnanti) di presentarci TUTTI giovedì 25 agosto al Distretto per il "controllo fisico". Chi non andrà sarà semplicemente CANCELLATO dalle liste dei dipendenti dello Stato. Il messaggio radiofonico ha suonato come un'intimidazione: chi non parte lo fa A SUO RISCHIO E PERICOLO. Questo significa per gli insegnanti percorrere circa 180 Km a piedi, e per il personale sanitario CHIUDERE L'OSPEDALE e far morire i malati, perchè qui resteranno solo gli infermieri che hanno appena preso il diploma e che non sono ancora immatricolati. Più la sottoscritta testarda come un mulo, che ha deciso, con l'autorizzazione del Vescovo, di assumere il rischio di non partire, per non lasciare morire i malati gravi che sta vegliando 24 ore su 24. Ma anche l'infermiere chirurgo parte, e se in sua assenza ho un cesareo chi lo opera?

Domani l'ambulanza potrà tranquillamente viaggiare a Kenge con le poche gocce che restano di carburante, ma difficilmente anche a Kinshasa.

Scusate se non mi leggerete fino a sabato: sarò prigioniera in ospedale!

Note: (1) la BROUSSE è la savana.
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