L’ Ecuador si fa promotore di una campagna mondiale di sensibilizzazione in relazione alla tematica della migrazione.
A quanto dichiarato dalla Ministra ecuadoriana della SENAMI- Segretariato Nazionale per i Migranti, Lorena Escudero, l’ Ecuador sta per proporre una campana mondiale di sensibilizzazione in relazione alla tematica migrazione.
Si calcola che tra il 1999 ed oggi circa il 20% della popolazione ecuadoriana sia migrata in Europa e negli Stati Uniti. È questo il contesto in cui è maturata la decisione del Presidente Rafael Correa di proporre una campana mondiale di sensibilizzazione sulla migrazione.
La posizione dell’Ecuador e del suo presidente, Rafael Correa, è fin troppo chiara in tal proposito: non esistono esseri umani illegali… al massimo irregolari!
È questo il punto di arrivo di un processo di sensibilizzazione iniziato già negli anni passati ad opera della società civile locale, delle associazioni di migranti ed organizzazioni internazionali, che hanno sottolineato come i migranti non costituiscano solo una fonte economica per il paese, rappresentando la seconda voce del PIL locale, ma siano persone e come tali meritino il riconoscimento dei diritti fondamentali.
A tal proposito la Segretaria Nazionale per i Migranti, Lorena Escudero, ha sostenuto ai microfoni di La Hora , uno dei maggiori periodici ecuadoriani che “bisognerà cercare di costruire uno schema di integrazione e di convivenza in cui siano realmente rispettate le diversità culturali e l’universalità dei diritti fondamentali degli esseri umani”.
È interessante rilevare che la proposta arrivi proprio dall’Ecuador un paese che conosce molto bene la tematica migratoria: intesa sia come emigrazione che come immigrazione.
Nel Paese Andino la questione migratoria è particolarmente sentita non solo perché circa 2.500.000 di ecuadoriani sono emigrati, ma anche perché a causa del vicino conflitto colombiano ogni anno migliaia di colombiani entrano nel paese, facendo dell’Ecuador il paese con il più alta percentuale di popolazione colombiana nel sud america.
A febbraio 2008 il ministro Lorena Escudero presentò, proprio in Italia, a Genova, città che ospita la più grande e radicata comunità ecuadoregna in Italia (circa 30.000 persone), il “Plan de Retorno”, piano ha l'obiettivo di creare tutte le condizioni possibili affinché il rientro dei propri connazionali avvenga in maniera volontaria, degna e sostenibile. Il “Plan de Ritorno” è un programma che si rivolge direttamente alle comunità ecuadoregne residenti all’estero e che punta a rendere più facile il ritorno a casa degli emigrati attraverso un articolato sistema di agevolazioni economiche e fiscali
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