Rapporto di Amnesty International sul Messico: "Difensori dei diritti umani sotto attacco"
Il nuovo rapporto dell'organizzazione, intitolato "Battersi per la giustizia e la dignità: i difensori dei diritti umani in Messico", denuncia oltre 15 casi di omicidi, attacchi, minacce e false imputazioni tra il 2007 e il 2009.
"Difendere i diritti umani in Messico mette a rischio la vita e il governo non fa abbastanza per affrontare questo problema" - ha dichiarato Nancy Tapias-Torrado, ricercatrice di Amnesty International sui difensori dei diritti umani. "Quando un difensore dei diritti umani viene aggredito, minacciato o ucciso, i suoi colleghi ricevono un segnale pericoloso e coloro per i quali agiscono perdono la speranza".
Amnesty International ritiene che casi del genere siano decine e decine e che pochi di essi siano oggetto di indagini efficaci. Ancora più basso è il numero dei responsabili che sono sottoposti a processo. Su nessuno dei casi descritti nel rapporto sono state svolte indagini approfondite e in soli due casi vi sono dei sospettati in stato di detenzione.
I difensori dei diritti umani agiscono per tutelare e promuovere i diritti umani. Gli stati hanno il dovere di proteggerli e garantire lo svolgimento del loro lavoro.
A essere particolarmente nel mirino sono gli attivisti che difendono i diritti delle comunità che vivono in povertà, quelli delle popolazioni native e l'ambiente. Il loro lavoro viene considerato un'interferenza nei grandi interessi politici ed economici. Troppo spesso, sono visti come degli agitatori e non come persone che agiscono per costruire una società migliore in cui il rispetto dei diritti umani sia una realtà.
Obtilia Eugenio Manuel, fondatrice e presidente dell'Organizzazione dei popoli indigeni Me'phaa dello stato di Guerrero, riceve minacce di morte e subisce intimidazioni sin dal 1998 e alla fine è stata costretta a lasciare la sua comunità. Ricardo Murillo Monge, fondatore e portavoce del Fronte civico di Sinaloa, è stato assassinato il 6 settembre 2007 a Culiacán, nello stato di Sinaloa. Il suo successore, Salomón Monárrez, è scampato a un tentato omicidio.
"Il governo messicano deve avviare urgentemente un programma efficace e complessivo per proteggere i difensori dei diritti umani" - ha concluso Tapias-Torrado.
Articoli correlati
- Honduras
Uno spiraglio di luce in mezzo a tanta oscurità
Lo Stato honduregno si dichiara responsabile dell’esecuzione sommaria di Herminio Deras e di decenni di violenze contro la sua famiglia19 maggio 2022 - Giorgio Trucchi - In tutto il paese le donne hanno marciato per chiedere la fine dell’impunità
Messico: dilagano i casi di femminicidio
Attualmente sono oltre 24.600 le denunce relative alla sparizione di donne, gran parte delle quali tra i 12 e i 19 anni9 maggio 2022 - David Lifodi - Rivista.eco rilancia l'appello dei 50 Premi Nobel per la riduzione delle spese militari nel mondo
Nobel e intellettuali partigiani della pace, ieri e oggi
Un appello di oltre 50 premi Nobel e diversi presidenti di accademie della scienza nazionali per la riduzione della spesa militare che, a livello globale, è quasi raddoppiata dal 2000 ad oggi, arrivando a sfiorare i duemila miliardi di dollari statunitensi l’anno21 dicembre 2021 - Laura Tussi - La cerimonia si è svolta presso l'auditorium "De Franchis" nella sede di Alife - Caserta
Premio speciale per la Pace e i diritti dell'infanzia
I figli di Stefania Formicola, vittima di femminicidio, ricevono il "Premio speciale per la Pace e i diritti dell'infanzia". Agnese Ginocchio, ha presentato un proprio brano dal titolo "E' tempo di pensare...", dedicato alla prima “Giornata Internazionale delle coscienze” indetta dall’ONU17 dicembre 2021 - Laura Tussi
Sociale.network