Latina

Alluvione in Guyana: 300.000 sfollati. Intere regioni del paese sommerse dalle acque

L'inondazione è stata ignorata dai media occidentali. Drammatiche testimonianze dagli operatori del Programma di RBC sostenuto dall'AIFO
22 febbraio 2005
Fonte: Geraldine Maison-Halls

Area residenziale sommersa dalle acque a Georgetown, Guyana

Un'alluvione senza precedenti negli ultimi 100 anni ha colpito una vasta area della Guyana, provocando danni gravissimi e costringendo centinaia di migliaia di persone ad abbandonare le loro abitazioni. L’alluvione è iniziata il 17 gennaio scorso, ma nessun mezzo di comunicazione in occidente se ne è occupato. Per oltre tre settimane intere città, villaggi, aree rurali sono stati coperti da 50-90 centimetri di acqua. Molte famiglie sono rimaste imprigionate nelle loro case per più di una settimana, senza alcuna assistenza e con gravi difficoltà di ordine igienico. Per oltre tre settimane la rete telefonica è stata fuori uso, isolando intere città ed impedendo la richiesta di soccorsi. La situazione sta lentamente migliorando, ma incombe il rischio di infezioni causate dal contatto con l’acqua sporca.
La stessa dottoressa Geraldine Maison-Halls, consulente del Programma Nazionale di Riabilitazione su Base Comunitaria in Guyana sostenuto da AIFO, ha dovuto abbandonare per tre settimane la sua casa. Solo il 12 febbraio, una volta rientrata, Geraldine ha potuto inviare alla sede nazionale dell’AIFO un messaggio, informando che circa 300.000 persone dalle regioni di West Demerara, East Coast Demerara, Georgetown, East Bank Demerara e West Berbice sono state costrette a sfollare, e circa 150 famiglie del programma RBC sono direttamente coinvolte dal disastro.
Geraldine ha riportato una drammatica testimonianza del redattore del giornale RBC, il signor Walcott, persona con disabilità, la cui attività economica a Georgetown, unica fonte di sostentamento per la sua famiglia, è stata irrimediabilmente distrutta.
Centinaia di famiglie sono tuttora prive di assistenza ed esposte al rischio di contagio di malattie infettive. Particolarmente drammatica la situazione per le persone disabili, che non possono usufruire di nessun servizio.
L’AIFO è in costante contatto con Geraldine, che ha richiesto aiuto per l’emergenza e che invierà nei prossimi giorni nuovi dettagli sulla situazione e sulle necessità più immediate.

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