In difesa dei nativi americani
Jeremiah Evarts non pone la questione del dovere del cristiano di disobbedire alle leggi ingiuste; le sue argomentazioni sono in gran parte di carattere giuridico ed hanno lo scopo di offrire al movimento di opposizione all’Indian Removal Act una solida base sul piano del diritto. Infatti gli Stati Uniti che già portavano numerose colpe nei confronti dei nativi e “avevano già fatto tanto per la loro distruzione”, fino a quel momento non avevano ancora adottato una legislazione sistematica contraria ai più elementari principi etici”.
In primo luogo Evarts chiariva che il diritto dei cherokee alle loro terre era indiscutibile e inviolabile derivando, come per ogni altro Stato, dall’occupazione pacifica e continua da tempi immemorabili; pertanto il diritto derivante dalla scoperta a cui si appellava l’assemblea della Georgia e che riduceva i cherokee alla condizione di affittuari non aveva alcun fondamento giuridico. Al contrario, era la politica di Andrew Jackson che, disconoscendo i trattati stipulati per decenni con gli indiani, doveva essere considerata illegale. L’avidità di guadagno, all’origine del progetto di espulsione, avrebbe condotto allo sterminio.
Fonte delle informazioni: "Jeremiah Evarts e i diritti delle nazioni indiane"
Allegati
Capo indiano
33 Kb - Formato jpg
Articoli correlati
- La cooperazione UE-NATO è un pilastro fondamentale della stabilità e della sicurezza europea
Industria bellica S.p.A.: come fabbricare la guerra infinita
La guerra sotto forma di necessità economica fa sicuramente bene ai rendimenti azionari dei maggiori appaltatori della difesa a livello mondiale18 aprile 2023 - Rossana De Simone - Advantage Ukraine, BlackRock e gli investimenti del dopoguerra in Ucraina
Nell'economia politica dei disastri le vite umane non contano, conta solo il profitto
Nel suo articolo su WILPF Nela Porobić sostiene che per l'Ucraina si stia preparando lo stesso futuro della Bosnia e Erzegovina. Gli aiuti all'Ucraina sono quasi tutti a carattere militare, e FMI Unione Europea e corporations stanno consegnando agli ucraini un futuro di austerity4 marzo 2023 - Maria Pastore - ICAN e un futuro senza armi nucleari, tre giorni di formazione a Hiroshima per giovani attivisti
G7 2023 a Hiroshima, si parlerà davvero di disarmo nucleare?
Il Giappone rinforza spesa militare e basi USA sul suo territorio mentre parla di pace e disarmo nucleare. Gli Hibakusha: "Perché il nostro governo non firma il TPNW? La nostra Costituzione confida in chi ama la pace"22 febbraio 2023 - Maria Pastore - "Chiediamo il ritiro delle truppe russe e un freno all'espansione a est della NATO"
L'appello di CODEPINK "Fermate la guerra in Ucraina! Fermate tutte le guerre!"
"Riordiniamo radicalmente le nostre priorità invece che alla guerra dedichiamoci alla pace. La guerra in Ucraina si trasformerà in un'altra guerra senza fine come quelle degli Stati Uniti in Iraq e in Afghanistan? Quante persone dovranno morire ancora?"20 ottobre 2022 - Maria Pastore
Sociale.network