La memoria del presente

5 giugno 2007
Luca Lo Presti (Presidente Fondazione Pangea)
Fonte: da Persona a Persona 6/07 (www.pangeaonlus.org) - 05 giugno 2007
È assolutamente evidente che non ci piacciono le persone che dispensano buoni consigli e, in linea di massima, credo sia bene diffidare da chi dispensa buoni consigli. Unico vero insegnamento per la nostra vita, per la nostra crescita, è l’esperienza di vita vissuta. Stante a questo concetto, che è un po’ alla base della linea educativa di molti, attraversando fatti dolorosi la nostra crescita dovrebbe essere costrutttiva e l’errore non ripetuto. Guerre, torture, tratta degli esseri umani, genocidi e terrorismo sono stati passi dolorosissimi dell’esistenza dell’umanità e per riuscire a dire MAI PIÙ troviamo necessario ricordare il dolore che essi hanno causato. Per questo abbiamo istituito Giornate della Memoria. Ma la memoria svanisce con gli uomini e gli uomini svaniscono con il tempo e noi non sentiamo più il dolore, trovandoci testimoni di un presente che non accetta consigli e non riconosce gli eventi in nome di una falsa pace quotidiana fatta di chiusure ed egoismi. Siamo subissati da immagini e informazioni che ci vengono trasmesse con ogni mezzo. Ci dicono che guerra e violenza sono tra noi, oggi, adesso, ma facciamo di tutto per non guardare, ascoltare, per distrarci, per non essere turbati e vivere chiusi a doppia mandata nelle nostre case in “pace”, senza renderci conto che la guerra la facciamo noi con la nostra imperturbabile indifferenza verso ciò che accade fuori dalle nostre porte. Oggi, adesso, qui, donne e uomini, bambine e bambini, vengono venduti al mercato degli schiavi, torturati e brutalizzati. Donne-Bambine vengono rese madri perchè i loro figli vengano venduti a chi ha fretta di averne uno e lo può comprare. Donne vengono comprate perchè “è il lavoro più antico del mondo”, senza capire che dare un prezzo all’amore uccide l’amore e che una donna comprata poi venduta, poi comprata poi venduta e poi usata e poi gettata non genererà amore, ma odio e incomprensione. Odio verso la nostra terribile indifferenza, il nostro imperturbabile perbenismo e i nostri alibi. Incomprensione verso un valore che attribuiamo alla vita nostra e dei nostri cari, ma non degli “altri”. Pangea è una voce, lavora perchè la discriminazione finisca partendo dalle donne, lavora perchè trova assurdo si possa parlare di problematica femminile. Lavora risolvendo situazioni che sembrano impossibili, in Paesi dove sembra impossibile la vita possa ripartire per una Donna e da una Donna. Pangea lo racconta perchè vuole recuperare la memoria del presente. Di quel presente doloroso e per questo ignorato. La memoria di quel presente che ci deve far dire da oggi, da ora, da me, mai più! La memoria del dolore presente che è la via per la Pace.
Note: da Persona a Persona - Fondazione Pangea Onlus

Articoli correlati

  • Ho sognato mia madre
    Laboratorio di scrittura
    Sono passati nove anni dalla sua morte

    Ho sognato mia madre

    Negli ultimi anni della sua vita, mia madre è stata sempre accanto a me, anche nel lavoro. Prima di ogni messa in onda ci sentivamo. E poi, all’alba del giorno dopo, mi chiamava prestissimo.
    11 maggio 2025 - Domenico Iannacone
  • Ricordo di Lucia, tessitrice di relazioni
    Taranto Sociale
    Ieri a Taranto l'ultimo saluto a Lucia Schiavone

    Ricordo di Lucia, tessitrice di relazioni

    Si scorgevano i fazzoletti bianchi nelle mani di chi si asciugava le lacrime. C'era chi chinava il capo e chi cantava. C'era quella musica ritmata con leggerezza che ci risollevava il morale ricordandoci che esiste sempre la speranza, parola ricorrente assieme alla parola "presenza", nei canti.
    23 aprile 2025 - Alessandro Marescotti
  • Quando a Taranto nacquero i corsi di alfabetizzazione informatica
    Taranto Sociale
    L'era dei primi home computer

    Quando a Taranto nacquero i corsi di alfabetizzazione informatica

    Quel 1982 era l'alba dell'alfabetizzazione informatica in Italia, in un contesto di grande curiosità verso le nuove tecnologie. L'iniziativa dell'ARCI di Taranto rappresentò un tentativo di abbinare la conoscenza dei computer a una riflessione critica sul ruolo dell'informatica nella società.
    17 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Costruire la speranza attiva
    Laboratorio di scrittura
    Occorre dare forza alle persone

    Costruire la speranza attiva

    Abbiamo bisogno - in questi tempi bui di scoraggiamento e di ingiustizia - di costruire comunità di resistenza, per evitare di cadere nelle solitudini e nel fatalismo. Resistere è la difficile missione della nostra vita e richiede una vera e propria pedagogia della resistenza.
    12 gennaio 2025 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.9 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)