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Tempi di Fraternità, donne e uomini in ricerca e confronto comunitario, presenta:

Tempi di Fraternità - Agenda ONU 2030: L'insegnante attore sociale

Agenda ONU 2030: La scuola deve mirare a una "trasformazione" personale e sociale e a un cambiamento in positivo
Laura Tussi2 febbraio 2019

Tempi di fraternità

Tempi di Fraternità, donne e uomini in ricerca e confronto comunitario, presenta:

Tempi di Fraternità - Agenda ONU 2030: L'insegnante attore sociale

Agenda ONU 2030: La scuola deve mirare a una "trasformazione" personale e sociale e a un cambiamento in positivo

  Tempi di Fraternità - Agenda ONU 2030: L'insegnante attore sociale

di Laura Tussi

 

Per una scuola "trasformatrice"

Diverse esperienze, condotte da piccoli gruppi di docenti e da singoli istituti scolastici, costituiscono interessanti esempi e modelli per un'educazione attiva, viva e trasformatrice, dove minoranze di insegnanti e dirigenti scolastici sperimentano proposte innovative tendenti a promuovere una scuola diversa e alternativa. La scuola è un ambito deputato alla formazione delle persone: è indispensabile che possa disporre delle risorse necessarie per assumere un ruolo positivo e attivo nella formazione e nell'educazione di persone capaci di affrontare i temi contemporanei e le sfide del nuovo millennio. Sono necessari più mezzi, strumenti, spazi di riflessione e di formazione per chi promuove e "crea" ambiti didattici e interdisciplinari e vuole continuare a fare scuola credendo nella valenza politica e sociale del ruolo insegnante. L'associazionismo non governativo è un altro fattore importante nella formazione delle persone. Le ONG (associazioni non governative) sono al fianco e a supporto degli insegnanti più impegnati, in una cooperazione che permette di migliorare e ampliare la ricerca congiunta già sviluppata, l'informazione disponibile, il sostegno a pratiche e a iniziative comuni, lo sviluppo di metodologie in un patto educativo, un'alleanza tra attori della formazione per affrontare le questioni, i problemi, le sfide della nostra contemporaneità. [1]"Il tentativo di inserire una prospettiva globale nei contenuti veicolati dalla scuola è avvenuto nei decenni passati - e avviene tutt'oggi - anche grazie al coinvolgimento di educatori extrascolastici operanti, per esempio, in Organizzazioni Non Governative che, attraverso quella che viene definita Educazione allo Sviluppo, hanno portato e portano 'un po' di mondo in classe' sensibilizzando gli alunni (e sempre più spesso anche gli insegnanti) rispetto alle tematiche degli squilibri tra paesi del nord e paesi del sud del mondo e rispetto all'interdipendenza tra essi".

Le difficoltà del ruolo scolastico

Purtroppo l'istituzione scuola spesso resta infatti ancora solo luogo di mera istruzione e non promuove sufficientemente l'apprendimento dialogico e trasformatore che richiede al docente il ruolo più complesso di animatore, attore, tutore, sperimentatore. Gli insegnanti più illuminati e impegnati infatti superano la fase più critica della situazione relazionale. L'insegnante illuminato non trasmette conoscenze disciplinari già definite, ma approfondisce la relazione con lo studente, considerandolo una persona nella sua completezza, non solo intellettuale, ma anche emotiva, fisica, psicologica.

L'insegnante per la "trasformazione" e per il cambiamento in positivo

L'insegnante illuminato fornisce al proprio studente la possibilità di una partecipazione attiva e condivisa alla costruzione di saperi e esperienze individuali e collettive, perché è consapevole che lo studente non deve solo ricevere, incamerare e dimostrare di possedere contenuti: non è una scatola da riempire, ma un soggetto dialogico che interagisce, crea e costruisce cultura, in simbiosi con l'adulto e con il docente. Invece la scuola tradizionale è ancora basata su rigidi rapporti gerarchici e su un'organizzazione scolastica meramente disciplinare e isolata dal contesto familiare, sociale e culturale, in cui gli insegnanti vivono una situazione di crescente perdita del loro ruolo morale, etico e sociale, ma al contempo vedono aumentare le esigenze e le responsabilità di una società in crisi. L'insegnante illuminato invece fornisce e crea contesti favorevoli e esperienze democratiche, ponendosi controcorrente rispetto alle rigide pratiche dottrinarie, costruendo una cultura obiettiva, facendo controinformazione sui temi della pace, dell'ambiente, dei diritti umani, nella cooperazione solidale, per realizzare contesti quotidiani di dialogo e di attivismo per costruire la pace a scuola e nel quotidiano.

Bibliografia:

H. Arendt, Vita activa, Bompiani, Milano 1964

Z. Bauman, La solitudine del cittadino globale, Feltrinelli, Milano 2000



[1] Progetto "Conectando Mundos" coofinanziato dalla commissione europea. Frutto della condivisione di visioni e di esperienze delle quattro ONG europee partner di progetto: CIDAC - Portogallo, Inizjamed - Malta, Intermon Oxfam - Spagna e Ucodep - Italia che, dopo essersi aperte ai contributi arricchenti di insegnanti e educatori, oggi propongono questo progetto come riflessione e impegno a tutti gli attori che operano, collaborano e influenzano il settore educativo a livello nazionale e internazionale, affinché l'educazione alla cittadinanza globale riceva sempre maggiore riconoscimento.

 

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