Il progetto "Kaki Tree for Europe"
Francesco Foletti, presidente del progetto europeo "Kaki Tree for Europe", ha raccontato la straordinaria storia del kaki di Nagasaki. Sopravvissuto miracolosamente al bombardamento atomico del 9 agosto 1945, questo albero è diventato, nel mondo, un simbolo vivente di resilienza, memoria e speranza.
Un essere vivente che continua a crescere, stagione dopo stagione, nonostante l’orrore che ha attraversato.
Il progetto parte da un'idea tanto semplice quanto profonda: distribuire i semi o le piantine nate dal kaki sopravvissuto a scuole, città e comunità in tutta Europa. Ogni nuova pianta è un ponte di memoria tra la tragedia e la possibilità di rinascita. Ogni albero invita a non dimenticare, a prendersi cura del futuro con gesti concreti.
Durante l’incontro, oltre alla scelta del luogo di piantumazione all'interno dell’istituto, si è aperta una riflessione importante:
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come possiamo educare alla pace oggi?
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Che ruolo ha la memoria nella costruzione di un futuro migliore?
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Quali gesti quotidiani possiamo coltivare per non cedere all’indifferenza?
Sono temi che si intrecciano perfettamente con l'Obiettivo 4 dell'Agenda ONU 2030, che richiama a garantire un’educazione di qualità, inclusiva e basata su valori di pace, nonviolenza, diritti umani e sostenibilità.
Anche la nuova Raccomandazione UNESCO del 2023 rilancia con forza il valore dell’educazione alla cittadinanza globale e alla sostenibilità.
Più che un albero, abbiamo piantato un'idea.
Un’idea che chiede cura, attenzione e costanza.
Come l'educazione alla pace: un lavoro quotidiano fatto di ascolto, dialogo, e piccoli atti di responsabilità.
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