La stampa internazionale entri a Gaza!
Chiediamo al Governo italiano e alla Commissione europea di esercitare una pressione reale e immediata sul Governo di Israele affinché vengano revocati, senza ulteriori indugi, il blocco imposto all’ingresso dei giornalisti internazionali nella Striscia di Gaza e le restrizioni alla stampa nei territori palestinesi occupati di Cisgiordania e Gerusalemme Est.
Da oltre due anni Gaza è un territorio sigillato, sottratto allo sguardo del mondo. L’accesso ai media internazionali è negato, le voci palestinesi sono ridotte al silenzio, e l’unica narrazione che si vuole far passare è quella della potenza militare occupante.
Sono circa 300 gli operatori dell’informazione palestinesi uccisi dall’IDF dall’inizio dell’occupazione militare israeliana.
Uccidendoli, è stata uccisa la verità.
Ogni fotoreporter eliminato, ogni cronista bombardato nella propria casa, ogni redazione cancellata dalle mappe è una ferita inferta non solo alla libertà di stampa, ma al diritto dell’umanità a conoscere.
Nessuna democrazia può tollerare il silenzio imposto con le armi.
L’Europa, nata dal rifiuto della censura e dell’occupazione, non può più restare spettatrice.
Chiediamo che l’Italia e l'Europa escano dalla loro ambiguità e si facciano promotori di atti concreti:
- apertura immediata dei valichi di Gaza ai giornalisti internazionali;
- protezione effettiva di tutti i reporter, palestinesi e stranieri, sul campo;
- istituzione di una missione internazionale indipendente di monitoraggio della libertà di stampa nei territori occupati.
Difendere il diritto di informare significa difendere la libertà di tutti.
Ogni giorno di silenzio è un giorno rubato alla verità, alla giustizia e alla vita.
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