Pax Christi e l'impegno per il disarmo

Pax Christi

Pax Christi ha sviluppato costantemente l'interesse e il lavoro per i problemi del disarmo e della sicurezza.
Il punto di partenza fu il Congresso internazionale che si tenne a Ber-gamo nel 1966, nel corso del quale il movimento si riconobbe come gruppo di pressione politica, nello spirito dello schema 13 del Conci-lio Vaticano Il (Gaudium et Spes). Questa decisione implicò nuove re-sponsabilità e nuovi accostamenti, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza ed il disarmo. La storia delle iniziative di Pax Christi, sul disarmo e sulla sicurezza si appoggia ai lavori della Conferenza Inter-nazionale di Studi tenutasi a Lovanio nel l977 ed avente per tema: "La sicurezza europea nel contesto mondiale".
Risale a tale anno la fondazione della Commissione Internazionale sul Disarmo e la Sicurezza, anche se si sentiva da tempo la necessità di un dialogo aperto all'interno del movimento, su tali problemi.
La Commissione ricevette il mandato operativo nel Consiglio Interna-zionale di Assisi (1979) e, lavorando ininterrottamente poté proporre al Consiglio Internazionale di Lilla nel l980, l'organizzazione per l'anno internazionale per il disarmo da attuarsi nel 1981-1982.
Tutto il movimento lavorò sui problemi del disarmo e della sicurezza organizzando varie attività in merito.
L'impegno delle Sezioni portò alla stesura del "Manifesto sul Disar-mo", approvato durante il Consiglio Internazionale di Stoccarda nel maggio 1982. Il Manifesto venne presentato e distribuito alle Nazioni Unite per la II sessione dell'Assemblea sul Disarmo (giugno 1982), du-rante la quale Mons. Helder Camara, in rappresentanza del Sud del Mondo e a nome di Pax Christi, fece un importante intervento in cui, tra l'altro, si chiedeva l'abolizione del diritto di veto.
Su questi temi Pax Christi ha promosso in campo nazionale convegni ed ha partecipato ad altri in campo internazionale; ma ciò che è più ri-levante ha organizzato importanti seminari sulla pace e sugli arma-menti - il primo nel 1980, il secondo nel 1981, il terzo nell 982, il quar-to nell 985- in accordo con l'Istituto di Scienze Economiche dell'Uni-versità Cattolica del 5. Cuore di Milano.
In mancanza di una facoltà o almeno di corsi di laurea presso l'Univer-sità statale su questa problematica, l'iniziativa di Pax Christi costitui-sce un simbolo ed un'esemplarità per un Paese che voglia stare al passo con la storia, come coscienza critica.

Il movimento ha sempre sviluppato un impegno prioritario contro la produzione ed il commercio delle armi, anche in collaborazione con altri movimenti raccolti dal l985 nel cartello "Contro i mercanti di mor-te". Inoltre ha stimolato con studi approfonditi un processo di ricon-versione delle industrie belliche. Infine, non va dimenticato pure lo sforzo compiuto per una presenza nel campo energetico - in occa-sione del referendum sulla scelta nucleare, con il convegno "Solida-rietà, scelte energetiche e nuovi modelli di sviluppo: chiavi della pa-ce" - ed in quello della militarizzazione del Mediterraneo, con conve-gni e pellegrinaggi sui luoghi più colpiti dal fenomeno.

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