Latina

Honduras

Importante riduzione degli omicidi, ma non dei femminicidi

Passi avanti nella lotta alla criminalità e alla corruzione. Aumentano i casi di violenza sulle donne
18 aprile 2023
Giorgio Trucchi

Manifestazione contro i femminicidi in Honduras (archivio G. Trucchi)

Maggiore sicurezza per la popolazione, lotta alla corruzione e contrasto alla criminalità organizzata, che negli ultimi dodici anni si è infiltrata e radicata nelle strutture dello Stato, sono stati alcuni dei temi centrali della campagna elettorale che ha portato Xiomara Castro a diventare la prima presidentessa dell'Honduras, creando forti aspettative nella società honduregna.

Dopo aver presentato, la scorsa settimana, la seconda tappa del Piano di sicurezza nazionale “Soluzione contro la criminalità”, che prevede nove misure da applicare nel prossimo semestre, tra cui la proroga, fino a fine maggio, dello stato di emergenza in 123 comuni, l'amministrazione Castro ha annunciato nuove misure e interventi nelle principali carceri, che sono state scenari nei giorni scorsi di rivolte sincronizzate e poco spontanee.

“Dodici anni di saccheggi e collusioni con il narcotraffico, bande delinquenziali e il crimine organizzato, pubblico e privato, non si possono modificare, né riparare in 12 mesi”, ha spiegato Castro attraverso il suo account Twitter.

“Metterò tutta l’energia necessaria per garantire l’ordine nelle carceri, fino a quando non saranno trasformate in centri di riabilitazione penale e non più in scuole di criminalità e tortura come quelle che ho ereditato”

Secondo il Centro studi sulla democrazia (Cespad), nei suoi primi dodici mesi il governo ha restituito ruolo e funzioni alla polizia - spodestata dai militari dopo il colpo di stato del 2009 -, ha smilitarizzato le carceri, ha gettato le basi per la creazione di una polizia comunitaria e ha sostituito la Forza nazionale anti-mara e pandillas con una direzione della polizia.

Secondo i dati dell'Osservatorio sulla violenza dell'Università nazionale autonoma dell'Honduras (Ov-Unah), la strategia adottata dal nuovo governo starebbe dando i suoi frutti: gli omicidi nel 2022 sono scesi di quasi il 13% e il tasso è sceso da 41,70 a 35,79 per 100.000 abitanti, cioè il più basso degli ultimi 16 anni.

I primi tre mesi del nuovo anno sembrano confermare questa tendenza, con un calo degli omicidi del 26,5% (-253) rispetto ai mesi gennaio-marzo 2022.

Una strategia che sta dando risultati importanti per la società honduregna nel suo complesso, ma che ancora non sembra avere un impatto significativo nella lotta per sradicare la violenza contro le donne.

Aumentano i femminicidi

Secondo l'Osservatorio per i diritti umani delle donne del Centro per i diritti delle donne (Cdm), il tasso di femminicidio nel 2022 è stato di 7,9 per 100.000 donne.

Ciò indica che non solo non è diminuito allo stesso ritmo di quello degli omicidi, ma non è nemmeno il più basso del decennio. Allo stesso modo, le morti violente di donne (390) nel 2022 sono aumentate di quasi il 63% rispetto all'anno precedente e sono passate dal 6% all'11,4% del totale degli omicidi registrati [1].

Questa tendenza sarebbe confermata dagli ultimi dati forniti dall'Osservatorio Cdm, che indicano un totale di 74 morti violente di donne nei primi due mesi dell'anno, ovvero un aumento di quasi il 40% rispetto al 2022.

“Un altro dato allarmante è che il segmento delle ragazze assassinate (10%) è più del doppio rispetto al segmento dei ragazzi (4%)”, segnala il rapporto Violence against women in Honduras 2022.

Le fasce di età con il maggior numero di morti violente di donne nel 2022 sono tra i 20 e i 29 anni (94), tra i 30 e i 39 anni (59) e le minorenni (58). Ciò significa che il 54% delle morti violente ha colpito donne sotto i 40 anni e la maggioranza di queste non avevano nemmeno 30 anni.

Preoccupante anche il dato sui tentati omicidi. Nel 2022 ne sono stati registrati 104, con un'escalation di 494 crimini contro la vita delle donne (390 morti violente e 104 attentati). Rispetto al 2021, i reati contro la vita sono aumentati del 26%.

Sono state infine registrate almeno 196 sparizioni di donne. “La sparizione è un crimine contro l'umanità che può ricondurre alla tratta di esseri umani, allo sfruttamento sessuale e lavorativo, nonché all'omicidio. Dato l'alto livello di mora giudiziaria, impunità e chiusura dei casi, si può presumere che le donne scomparse non tornino mai al loro luogo di origine”, afferma il rapporto del Cdm.

Lo scorso anno, il Sistema nazionale di emergenza 911 ha registrato quasi 98.000 denunce di violenza domestica e abusi familiari contro le donne, e la Procura più di 10.000.

Ci sono stati 2.800 casi di violenza domestica che sono approdati in tribunale. Di questi, solo 207 si sono conclusi con una condanna, cioè il 7% del totale.

Ci sono state anche 3.932 denunce di violenza sessuale, con un aumento del 19% rispetto all'anno precedente. Di queste, il 75% erano casi di violenza sessuale contro le donne. Ogni giorno in Honduras 8 donne denunciano una violenza sessuale.

Note: [1] Dati e informazioni provenienti sia dal monitoraggio dei media cartacei e digitali, sia da istituzioni pubbliche (Pubblico ministero, Direzione medicina legale)

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