"Ostinati per la pace" sotto Palazzo Chigi
Pax Christi invita tutti coloro che lo desiderano ad unirsi a noi in nome della PACE
Sotto Palazzo Chigi per chiedere il ritiro immediato delle truppe e denunciare le falsità sulla guerra raccontate dal governo Berlusconi. Con questi obiettivi è da stamani attiva la Campagna "Ostinati per la pace" una presenza organizzata dai Beati costruttori di Pace, da Rete Lilliput, dalla campagna Bandiere di Pace, da Pax Christi, da Un ponte per..., da Chiama l'Africa, da Cem Mondialità e da alcuni parlamentari.
Una presenza che mira al ripristino del diritto costituzionale violato dall'attuale governo in un momento di estrema gravità come l'attuale situazione internazionale dimostra ora dopo ora. A Roma, con le bandiere della pace, per rendere manifesta la protesta, pacifica e nonviolenta, contro la guerra in Iraq e affinché l'Onu sia l'unico soggetto garante del diritto internazionale per la transizione e l'auto determinazione irakena, senza la presenza di chi ha partecipato alla guerra e all'occupazione. Un invito alla partecipazione a tutti coloro, impegnati per la pace, che chiedono verità e giustizia
Per contatti diretti con gli ostinati per la pace presso Palazzo Chigi
Lisa Clark - 348/3323254
Gualtiero Via - 349/1758940
Riccardo Troisi - 335/5769531
don Albino Bizzotto - 348/2641230
Ecco, di seguito, il testo completo della'ppello:
Appello urgente PER UNA MOBILITAZIONE PERMANENTE A ROMA, DAVANTI A PALAZZO CHIGI
A tutte le persone impegnate per la pace e preoccupate per l’attuale situazione in Iraq.
A chi ha manifestato contro la guerra, a Roma, il 15 febbraio del 2003 e il 20 marzo scorso
A chi ha preso parte alle Carovane di Pace che han percorso l’Italia dal 1 al 20 di marzo:
L'Italia è in guerra – l’Iraq è occupato ed oppresso, il governo ha mentito, la Costituzione è stata violata.
Ripristiniamo il diritto, la verità e la giustizia ritirando il contingente italiano dall'Iraq.
Andiamo a Roma, con le bandiere della pace, e rendiamo manifesta la nostra protesta. Dobbiamo tutti, prenderci il tempo di far saltare qualche impegno dalle nostre agende per essere presenti e visibili, manifestiamo finché sarà necessario davanti alle sedi istituzionali. Attiviamo in tutto il territorio tende della pace. La situazione si è ulteriormente aggravata si spara sulla gente e si continua a chiamarla missione di pace.
La modalità delle nostre azioni sarà chiaramente nonviolenta: si sensibilizza, si raccolgono firme, si canta, si espongono le proprie ragioni, si distribuiscono bandiere della pace ai passanti, si parla con i giornalisti.
La mobilitazione sia accompagnata da un enorme sforzo di comunicazione/informazione per chiedere ai cittadini/e e di partecipare invitando amici e conoscenti attraverso un tam tam di pace . Parta una chiamata potente alla pace, che porti a Roma ...Non c’è più tempo.
Per questo chiediamo alle persone di esserci, prendendo anche qualche giorno di ferie.
Gli obiettivi sono:
1 - denunciare il Governo per le falsità sulla guerra e su quanto sta succedendo in Iraq
2 – chiedere il ritiro delle truppe italiane dall’Iraq.
3 – promuovere tutte le iniziative che vadano nel senso di una soluzione reale della crisi irachena:
a. Vengano ritirate immediatamente tutte le truppe, non solo quelle italiane e i mercenari al servizio delle imprese per la ricostruzione in Iraq.
b. L’Italia con tutta l’Europa si faccia promotrice di un iniziativa ufficiale dell’Onu come unico soggetto garante del diritto internazionale per la transizione e l’autodeterminazione irachena, senza la presenza di chi ha partecipato alla guerra e all’occupazione. C. Vengano inviati in forma organizzata volontari civili, coordinati con le Ong che già operano in Iraq, perché in collaborazione con la Comunità Internazionale realizzino gli interventi di aiuto,sostegno umanitario, ricostruzione sociale e materiale per la popolazione.
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