Latina

Honduras: stai per morire? È perché non ti lavi!

4 febbraio 2008

Questa volta è stato lo stesso Ministero delle Miniere ad ammetterlo. Il sangue degli abitanti del Valle de Siria è contaminato. Piombo, arsenico e mercurio sopra i limiti previsti dall’Organizzazione Mondiale per la Salute.
Per anni vari studi hanno continuato a mettere in evidenza la contaminazione nell’acqua e nel sangue degli abitanti della zona dove opera la miniera San Martin. Ultimi in ordine cronologico i miei studi dell’anno scorso che provavano la contaminazione in tutti i fiumi della zona e anche nel sangue del 100% delle persone analizzate.
Ma il ministero e l’impresa non hanno mai voluto saperne. Per loro quegli studi erano solo dei falsi d’autore. E sono arrivati addirittura a denunciare l’autore degli studi (cioè io) per falso e calunnia.
Ma la popolazione continuava a chiedere le analisi alla compagnia e al Ministero.
Dopo anni queste analisi sono arrivate. Il Ministero delle Miniere ha prelevato il sangue a 40 abitanti e lo ha spedito in Colombia. Perché in Colombia? Bhè! Probabilmente perché lì era il “laboratorio amico” più vicino o più facilmente controllabile.
Ma nonostante ciò i dati sono inconfutabili. La scienza ha questo di bello (o di brutto, dipende dai punti di vista), è uguale per tutti. Molto più della legge.
Su 40 persone ben 28 presentano piombo, arsenico e mercurio nel sangue sopra i valori raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Per chi conosce la zona niente di nuovo. Sarà mica per questo che nella Valle c’è una mortalità infantile 12 volte la media nazionale?
Tutti lo sapevano già. Ma il punto è che questa volta i risultati sono i loro. Cosa fanno si autodenunciano per calunnia? O licenziano chi ha fatto le analisi? O semplicemente fanno finta di niente? Niente di tutto ciò. Troppo complicato. Meglio far ricadere la colpa sugli stessi affettati. Meglio dare la colpa a chi ha dei metalli pesanti nel sangue e rischia di morire da un momento all’altro. Meglio dar la colpa a chi non può avere figli a causa dell’inquinamento provocato dalla miniera d’oro. L’importante è non dar la colpa alla miniera, perché poi in fondo è lei che comanda lì…
Allora in una scena che ha del grottesco. Il Ministero delle Miniere conclude che sì, ammette che il sangue degli abitanti è inquinato, ma la colpa non è della miniera che utilizza 6 tonnellate al giorno di Cianuro. La colpa è degli stessi abitanti. La colpa, secondo il Ministero delle Miniere, è di chi ha il sangue inquinato perché… non si lavano.

Articoli correlati

  • Urge un approccio globale alla violenza di genere
    Latina
    Honduras

    Urge un approccio globale alla violenza di genere

    Organizzazioni di donne smontano campagna di disinformazione e chiedono l'approvazione di una legge integrale
    15 aprile 2024 - Giorgio Trucchi
  • Garifuna chiedono il rispetto delle sentenze della IACHR
    Latina
    Honduras

    Garifuna chiedono il rispetto delle sentenze della IACHR

    Massiccia mobilitazione verso la capitale honduregna. Istituita una commissione di alto livello
    17 aprile 2024 - Giorgio Trucchi
  • Non dimenticare Berta
    Latina
    Honduras

    Non dimenticare Berta

    Nell'ottavo anniversario della sua 'siembra'. Non dimenticare Berta significa non dimenticare che, ogni anno, nel mondo, vengono assassinati centinaia di difensori della terra, dei territori e dei beni comuni.
    6 marzo 2024 - Giorgio Trucchi
  • Premio alla pediatra Annamaria Moschetti
    Ecologia
    Rose Day 2024 organizzato da Zonta Club Taranto

    Premio alla pediatra Annamaria Moschetti

    Attivista per l'ambiente, riceverà un premio per il suo impegno nella lotta per la salute pubblica a Taranto, in particolare per la tutela dei bambini. La cerimonia si svolgerà il 15 marzo, alle ore 17.30, presso il Palazzo di Città a Taranto. PeaceLink esprime profonda gratitudine.
    14 marzo 2024 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)