Pianella insalubre: interessi privati e pubblici danni

Nel comune abruzzese si vuole costruire un inceneritore di carcasse animali portando "avanti una trattativa (quasi privata) - con un iter "poco trasparente" - sacrificando un’area agricola incontaminata senza incassare alcun vantaggio per la comunità."
2 ottobre 2009
MareLibero

Il 29 settembre è ripartito l”iter della Variante parziale al P.R.G. di Pianella (approvata dal consiglio comunale il 29 settembre 2008) che autorizza la trasformazione di un’area agricola di pregio in zona industriale. La Conferenza dei Servizi indetta per il 29 deve verificare l’assoggettabilità al procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

La Variante, richiesta dalla ditta SO.CA.PI., è finalizzata all’insediamento di un impianto “di valorizzazione di residui di origine animale”, impianto che la stessa azienda classifica come “insalubre di I classe”. In sostanza un inceneritore di carcasse animali.

Nel recente passato noi di Marelibero con il WWF siamo intervenute per sensibilizzare l’opinione pubblica e per contestare la scelta dell’Amministrazione pianellese e l’iter poco trasparente con cui il Sindaco D’Ambrosio ha portato avanti una trattativa (quasi privata) sacrificando un’area agricola incontaminata senza incassare alcun vantaggio per la comunità.

Varie le ragioni per cui riteniamo inopportuno e dannoso questo insediamento.

Il territorio del Comune di Pianella è a vocazione agricola e turistica : basta guardare le produzioni di olio D.O.P. e la “Bandiera Verde per l’agricoltura”, che è un riconoscimento al rispetto delle biodiversità, alla qualità dell’ambiente, alla promozione delle produzioni agricole ed artigianali tipiche locali.

Il PRG di Pianella ha già due zone produttive (D1 e D2) e quattro zone di ampliamento. Non si vede una giusta ragione per CONSUMARE altro territorio di pregio, se non la convenienza economica del PRIVATO che acquista a prezzo agricolo invece che produttivo (4 euro a fronte di 30 euro/mq!)

Le prescrizioni compensative proposte dal Comune alla SO.CA.PI. sono assolutamente inconsistenti: si va da un’area verde attrezzata attorno all’impianto con “percorso vita” e spazio pic-nic al rifacimento del solo tappetino di usura (senza obbligo di manutenzione) del tratto della strada comunale Nora che va dall’innesto sulla SS 81 fino all’area di accesso dell’impianto (4 km circa).

Quanto durerà il manto di una strada, comunque inadeguata, con un traffico che prevede 10 camion da 20 t. al giorno? Come al solito sarà poi il Pubblico a mettere “le pezze” .

Ieri abbiamo formalmente presentato al Servizio Tecnico del Comune di Pianella le nostre osservazioni contrarie al progetto contestandone anche la procedura : manca infatti il Rapporto Preliminare dell’Ente procedente (il Comune di Pianella) che per avviare l’iter di assoggettabilità a V.A.S. della Variante ha l’obbligo di procedere preliminarmente ad una verifica dell’idoneità delle aree destinate ad attività produttive e eventualmente di adeguarle in termini di infrastrutture e/o indici urbanistico-edilizi e destinazioni d’uso prima di procedere ad una variazione specifica degli strumenti urbanistici.

Note: Le nostre Osservazioni nel dettaglio:
http://www.marelibero.net/wp-content/uploads/2009/09/osservazioni-variante-pianella.doc

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