Altri schieramenti per la messa in sicurezza della discarica di rifiuti speciali di Bussi
Apprendiamo, con piacere, che anche il WWF è schierato per l’immediata messa in sicurezza di emergenza del sito inquinato di Bussi. Già da mesi, in quanto parte offesa nel processo, abbiamo fornito alle varie redazioni le documentazioni ufficiali sui terribili veleni che a tonnellate – da oltre 47 anni – inquinano pozzi, falde, suoli e catene alimentari di tutte le popolazioni della Valpescara e stiamo chiedendo ad ogni altra associazione, non necessariamente ambientalista, di unire le forze per il risanamento della valle più importante d’Abruzzo.
Ricordiamo che la legge vigente obbliga la messa in sicurezza di emergenza, sulla quale c’è un ritardo di anni e per la quale, limitatamente alla discarica Montedison dinanzi alla stazione di Bussi, la responsabilità è a capo del Commissario Governativo. E’ per questo che abbiamo, nel 2009, diffidato il Commissario a procedere nella messa in sicurezza; è per questa diffida che noi riteniamo, forse erroneamente (ma niente finora ci ha smentito), che qualche cosa si stia muovendo solo dopo di essa; pensiamo anche che ad essa vada fatta risalire la pervicace volontà dei difensori Montedison a desiderare l’esclusione delle nostre associazioni come parte civile nel processo! Abbiamo già ottenuto l’ufficiale adesione dei Medici per l’Ambiente e siamo quindi soddisfatti della posizione del WWF, di cui peraltro non dubitavamo. Ci piacerebbe perciò unire le forze e le voci, dal WWF alle altre associazioni ambientaliste, della sanità, delle categorie produttive primarie e civiche in generale, per ottenere una messa in sicurezza di emergenza non di facciata e non incompleta, come quella che pare sia stata preparata dal Commissario, che andrebbe a coprire solo superficialmente la discarica non interrompendo invece la percolazione dei veleni nelle falde e nel fiume!
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