Ecco cosa significherà per gli animali la nuova strategia dell' Unione Europea sui test dei prodotti chimici
Il 29 ottobre 2003 le peggiori paure della comunità per i diritti degli animali si sono realizzate con la pubblicazione della bozza finale dell'EU per una Nuova Politica Chimica: migliaia di prodotti chimici che sono già in uso verranno "testati" tramite una serie di datati, crudeli ed inaccurati test sugli animali. Invece i test NON sugli animali sono più veloci, più economici, eticamente accettabili ed indicherebbero una nuova, moderna via alla chimica.
Ecco alcuni dettagli:
- a differenza di ciò che accade negli Stati Uniti, dove il pubblico è informato dei propositi di nuovi test sugli animali e gli è data l'opportunità di controbattere, nei paesi dell'Unione i test animali sono condotti in gran segreto per chiudere la bocca in partenza all'opinione pubblica.
- nonostante l'affermazione dell'Unione che i test sugli animali vanno ridotti al minimo, la legislazione chimica europea non include alcuna sanzione per la mancata osservanza della suddetta dichiarazione.
La Peta (People for Ethical treatment of Animals) e l'Unione britannica per l'abolizione della vivisezione (BUAV) stanno organizzando una campagna per un approccio più razionale ai test chimici. Sappiamo che più di 300 prodotti sintetici chimici contaminano il corpo umano e crediamo che gli sforzi per bandire o ridurre severamente questi contaminanti deve aver la priorità sul massivo e confusionario proposito di testare e ritestare migliaia di prodotti chimici comuni e già in uso. Come il Dr. Joshua Lederberg, premio Nobel per la Medicina scrisse nel 1981: ' E' semplicemente impossibile anche con tutti gli animali del mondo andare alla cieca testando tutti i prodotti chimici e raggiungere conclusioni credibili sul rischio per la salute umana'.
Adesso, più di 20 anni dopo, milioni di animali continuano ad agonizzare e morire in inutili, assolutamente inefficai test chimici di tossicità.
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