Stoccaggio gas in Valbasento, ancora politica del fatto compiuto

Si è appreso che la Commissione VIA del Ministero dell'Ambiente starebbe per rilasciare parere VIA favorevole per il mega stoccaggio di gas in Val Basento. Si attendono conferme dal Governo lucano.
4 novembre 2008
OLA | Organizzazione Lucana Ambientalista

Serbatoio di Gas Si è appreso che la Commissione VIA del Ministero dell'Ambiente starebbe per rilasciare parere VIA favorevole per il mega stoccaggio di gas in Val Basento. Dopo lo stop al progetto del mega stoccaggio di gas da 1 miliardo di metri cubi, nei pozzi dismessi di petrolio e gas, in località Giugno Le Macine-Serra Pizzuta (Comuni di Salandra, Ferrandina e Pisticci), da parte dell'ex Ministro dell'Ambiente del 2007, con pubblicazione del nuovo annuncio VIA sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 14 marzo 2008 e l'integrazione per la procedura VIA da parte della Società Geogastock (con sede a Parma) nei mesi di maggio-giugno 2008, la Basilicata è sempre di più in mano ai grandi interessi delle multinazionali dell'energia - questa volta russe - confermandosi snodo energetico e di produzione di idrocarburi d'Italia e d'Europa.

In ottemperanza alle note del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Direzione Generale per la Salvaguardia Ambientale – del 24/10/2007, prot. DSA – 2007 - 0027670 del 24/10/2007 e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Architettonici e Paesaggistici del 08/08/2007, prot. n. DG-BAP-S02/34.19.04/15198, la società Geogastock S.p.A. con sede legale a Parma, in data 11/03/2008 ha trasmesso la documentazione di integrazione richiesta dal Ministero dell'Ambiente. Con nota del 04/04/2008, prot. n. DSA – 2008 – 0009436, il Ministero dell'Ambiente ha quindi comunicato alla società proponente l'esito positivo delle verifiche tecnico – amministrative per la "procedibilità dell'istanza". Con nota del 16/05/2008, prot. n. DG-PAAC/34.19.04/5930, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l'architettura e l'arte contemporanee, a perfezionamento dell'istruttoria della pratica, ha richiesto alla Società proponente la Relazione Paesaggistica ai sensi del DPCM 12/12/2005. In ottemperanza alla nota sopra citata, è stata redatta dagli architetti Nicola D'Alessandro di Matera e Antonio Giovannucci di Napoli la Relazione Paesaggistica, in conformità al DPCM 12/12/2005, entrato in vigore il 31/07/2006 e pubblicato sulla G.U. del 31/01/2006, Serie generale – n. 25.

La OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) – Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini - chiede nuovamente di conoscere dall'Assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico se può confermare queste notizie di fonte ministeriale o anche questa volta i cittadini e le associazioni - che chiedono garanzie per il territorio, l'ambiente e la salute - debbano trovarsi di fronte all'inaccettabile "politica del fatto compiuto" ed a sue affermazioni che non vi sarebbe "alcun allarme supportato da elementi di reale preoccupazione riguardo al progetto".

Un progetto che continua, evidentemente, ad essere conosciuto da pochi, dal momento che nessuno ha ritenuto portarlo, dopo un anno, a conoscenza dei sindaci e della popolazione. La OLA chiede pertanto all'Assessore Santochirico se la Regione Basilicata abbia o meno già espresso pareri di merito sul progetto e come mai, considerata l'importanza che riveste da vari punti di vista, non solo ambientali, non siano state attivate procedure di consultazione del pubblico e delle parti sociali e sindacali per il parere istituzionale della Regione nell'ambito della VIA attivata dal Ministero dell'Ambiente. La OLA evidenzia, infatti, che il progetto della Geogastock S.p.A. è previsto al di fuori dell'area industriale della Val Basento, a causa dell'impossibilità dichiarata dalla stessa società proponente, di provvedervi nell'area industriale per il protrarsi della bonifica. Esso impegna anche aree agricole esterne limitrofe a SIC e ZPS della Val Basento, di cui se ne prevede il cambio di destinazione d'uso, prefigurando di fatto l'ampliamento della limitrofa area industriale della Val Basento senza che siano state approvate varianti al Piano Regolatore Industriale della Val Basento del Consorzio ASI di Matera, permettendo così una deregolamentazione della pianificazione del territorio e mentre sono in grave ritardo i lavori di bonifica dell'area industriale della Val Basento che diventa così il pretesto per realizzare altri siti in Basilicata, ove realizzare mega impianti energetici e di smaltimento di rifiuti tossici e nocivi.

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