Tutti pazzi per le "cose" ?
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1849763
Questa la notizia che gira con insistenza nelle ultime ore tra blogger e siti di videogiochi, tutti colpiti da come una madre di tre figli, a 28 anni, abbia potuto perdere la vita in questo modo.
"Ciò che più mi ha colpito - scrive Blog of Funk - è che questa donna era povera e ha pensato che quella fosse un'attività senza controindicazioni, voleva vincere la console per la sua famiglia". Tutti ora si chiedono chi sia responsabile per l'accaduto e molti puntano il dito contro la radio e i suoi DJ, che non avrebbero avvertito i partecipanti dei possibili rischi per la salute derivanti dall'ingestione di enormi quantità d'acqua.
![Ma in questa Terra c'è di meglio...](https://cdn.peacelink.org/images/8735.jpg?format=jpg&w=200)
Perché qua, di cose si tratta. Cose che generano desideri, che passano in primo piano davanti ad aspetti ben più importanti della vita sociale, affettiva. O che si assumono il compito (o se ne arrogano il potere) di sostituirne, alcuni o tanti, di questi aspetti. Usurpandone il valore.
Cose che dai media vengono mostrate, vezzeggiate, rese appetibili con subdoli meccanismi di convincimento, la psicologia applicata al denaro.
E può avvenire allora, il caso limite. Il concorso in sé buffo nella sua insolita presentazione, eppur pericoloso nella sua banale perversità. Un record da Guinness per una consolle da gioco. E senza tener conto dei danni.
Quando un umano muore per una cosa, quali sono allora i valori per cui sacrificare la propria esistenza?
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