Sembra una bufala. Ma se la notizia è vera, c'è molto da pensare. Perché, quando un umano muore per una "cosa", quali sono allora i valori per cui sacrificare la propria esistenza?

Tutti pazzi per le "cose" ?

Un breve commento ad un insolito, seppur drammatico, articolo di cronaca...
17 gennaio 2007
Fonte: Notizia del riquadro tratta da "Punto Informatico"
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1849763

Tenta di vincere un Wii. Muore.
Roma - Una emittente radiofonica californiana ha organizzato negli States un concorso che metteva in palio una console Nintendo Wii: la vincitrice del contest, vinto bevendo più acqua di qualunque altro partecipante, non è però sopravvissuta a lungo. Ha ingerito troppa acqua, il suo organismo non ha retto ed è deceduta per iperidratazione.

Questa la notizia che gira con insistenza nelle ultime ore tra blogger e siti di videogiochi, tutti colpiti da come una madre di tre figli, a 28 anni, abbia potuto perdere la vita in questo modo.

"Ciò che più mi ha colpito - scrive Blog of Funk - è che questa donna era povera e ha pensato che quella fosse un'attività senza controindicazioni, voleva vincere la console per la sua famiglia". Tutti ora si chiedono chi sia responsabile per l'accaduto e molti puntano il dito contro la radio e i suoi DJ, che non avrebbero avvertito i partecipanti dei possibili rischi per la salute derivanti dall'ingestione di enormi quantità d'acqua.
Ma in questa Terra c'è di meglio... Mondo strano e chissà, incomprensibile per le menti semplici, e soprattutto per coloro (credo, pochi, ahimé!) che vanno "al di là delle cose".

Perché qua, di cose si tratta. Cose che generano desideri, che passano in primo piano davanti ad aspetti ben più importanti della vita sociale, affettiva. O che si assumono il compito (o se ne arrogano il potere) di sostituirne, alcuni o tanti, di questi aspetti. Usurpandone il valore.
Cose che dai media vengono mostrate, vezzeggiate, rese appetibili con subdoli meccanismi di convincimento, la psicologia applicata al denaro.

E può avvenire allora, il caso limite. Il concorso in sé buffo nella sua insolita presentazione, eppur pericoloso nella sua banale perversità. Un record da Guinness per una consolle da gioco. E senza tener conto dei danni.

Quando un umano muore per una cosa, quali sono allora i valori per cui sacrificare la propria esistenza?

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