Commento di Giulietta Pagliaccio, presidente di FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta

Critical Mass attaccata dalla polizia

A Torino una manifestazione pacifica per la mobilità sostenibile viene attaccata dalla polizia
24 marzo 2019
Linda Maggiori

Critical mass attaccata a Torino

Comunicato stampa di Fiab: Come riportato da tutti i principali organi di stampa, il 21 marzo a Torino un gruppo di ciclisti critical mass impegnati in una pedalata sono stati affrontati dalla polizia in tenuta anti sommossa.
Giulietta Pagliaccio, presidente di FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta, la più vasta realtà associativa di ciclisti italiani non sportivi, attiva da oltre trent’anni nella promozione della bicicletta quale mezzo ecologico per la riqualificazione dell’ambiente urbano ed extraurbano, commenta cosi la vicenda:

“Stiamo vivendo un momento molto difficile, in cui il tema della sicurezza sta prendendo il sopravvento su qualsiasi altra questione.
“Ci preoccupa moltissimo questa gestione dell’ordine pubblico che, anche in virtù di quanto introdotto dal Decreto Salvini sulla Sicurezza, sembra non fare distinzione tra ciò che realmente può rappresentare un pericolo e quello che è, semmai, una situazione da tenere sotto controllo.

“Critical mass nasce alcuni anni fa come forma ingombrante, ma pacifica, di portare all’attenzione dell’opinione pubblica il tema della ciclabilità e del diritto di tutti all’uso del suolo pubblico, troppo spesso occupato, e talvolta usurpato, dalle auto anche dove dovrebbe essere libero.

“Dibattito più che mai attuale oggi che indiscutibilmente sta crescendo la sensibilità verso le forme di mobilità alternativa e che la bicicletta si sta diffondendo sempre più nelle nostre città. Un cambiamento positivo ma che, purtroppo, sembra generare incomprensioni da chi si trova “costretto” a condividere la strada con altri.

“FIAB, insieme a tante altre associazioni, è impegnata da anni nell’aprire una relazione con le istituzioni a livello nazionale e locale, per far valere le esigenze di chi si muove con le due ruote soprattutto in ambito urbano, dove più si verificano incidenti anche mortali.

“Purtroppo la vicenda di Torino s’inserisce in una serie di situazioni più o meno gravi a danno di cittadini che, in tutta Italia, utilizzano la strada in modo diverso dall’auto, cioè in bicicletta.
“Bicicletta che è, per eccellenza, un mezzo democratico che si pone come strumento di dialogo a cui, in nessun caso, si deve rispondere con la forza.”

Note: https://www.bikeitalia.it/2019/03/22/il-commento-di-fiab-e-salvaiciclisti-bologna-sui-fatti-di-ieri-sera-a-torino/

Articoli correlati

  • Importante riduzione degli omicidi, ma non dei femminicidi
    Latina
    Honduras

    Importante riduzione degli omicidi, ma non dei femminicidi

    Passi avanti nella lotta alla criminalità e alla corruzione. Aumentano i casi di violenza sulle donne
    18 aprile 2023 - Giorgio Trucchi
  • Il contributo della NATO all'instabilità globale
    Disarmo
    Deterrenza, aggressione, competizione

    Il contributo della NATO all'instabilità globale

    Dalla caduta del muro di Berlino alla ventennale occupazione dell'Afghanistan, l'infinita competizione con la Russia, la corsa agli armamenti nucleari, i Trattati traditi. Il 53° Report del Centre Delàs evidenzia alcune contraddizioni dell'immensa creatura militare guidata dagli USA
    20 novembre 2022
  • Contro l'escalation militare in atto si mobilita il coordinamento AGITE
    Pace
    Sabato 12 febbraio alle ore 10.30 in piazza Castello a Torino

    Contro l'escalation militare in atto si mobilita il coordinamento AGITE

    Si legge nell'appello: "Il coordinamento AGITE si unisce alla richiesta che la Rete Italiana Pace e disarmo ha fatto all’Italia e all’Europa di iniziative atte a ridurre la tensione". Si chiede "il ritiro dei soldati russi dalla frontiera ucraina e la rinuncia a fare entrare l'Ucraina nella Nato".
    11 febbraio 2022 - Redazione PeaceLink
  • Argentina: repressione e grilletto facile
    Latina
    Tra il 17 e il 21 novembre 2021 la polizia ha ucciso due giovani, vittime di razzismo e pregiudizio

    Argentina: repressione e grilletto facile

    Il mapuche Elías Garay lottava per il diritto alla terra della sua comunità. Lucas González era un ragazzo delle periferie che sognava di fare il calciatore.
    4 gennaio 2022 - David Lifodi
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)