HackIt 06 è qui!

Nessuno sponsor, ancora una volta l'appuntamento degli hacker nostrani è auto-finanziato. L'ottava edizione dell'hackmeeting è l'occasione per fare il punto su diritti, censura, tecnologie di controllo e software libero
28 agosto 2006
Punto Informatico

Roma - Gli interessati sapranno soltanto oggi come arrivare nell'area di Parma al luogo ove si terrà HackIt 06, versione 2006 di quell'Hackmeeting che ormai da anni rappresenta un appuntamento irrinunciabile per l'informatica degli hacker, per i libertari dell'era digitale e per chi intende battersi a difesa dei diritti dell'utente.

La riservatezza sul "dove" è solo uno degli elementi che caratterizzano l'appuntamento di quest'anno, che si terrà tra l'1 e il 3 settembre, pensato per avvicinare ulteriormente le realtà dell'hacktivism nostrano alla necessità di mobilitazione politica. Lo dice con chiarezza il Manifesto di HackIt, disponibile sul sito ufficiale, una energetica dichiarazione di diversità e alternativa:

"Il nostro essere hacker si mostra nella quotidianità anche quando non usiamo i computer, si mostra quando ci battiamo per far cambiare le cose che non ci piacciono, come l'informazione falsa ed imposta, come l'utilizzo di tecnologie non accessibili e costose, come il dover recepire informazioni senza alcuna interattività e il dover subire da spettatori l'introduzione di tecnologie repressive e censorie.
Siamo sinceramente spaventati dalla velocità con la quale la tecnologia viene legata a doppio filo al controllo sociale, alle imprese belliche, ad una malsana e schizofrenica paura del proprio simile: il nostro approccio è diametralmente opposto".

Connotato come festa della tecnologia libera, Hackmeeting "è l'incontro delle comunità e delle controculture digitali italiane. Tre giorni di seminari, giochi, feste, dibattiti, scambi di idee, apprendimento collettivo, autodifesa digitale e arte libera".

Una lunga lista di incontri consentirà a tutti i partecipanti di approfondire sviluppo e utilizzo di specifiche tecnologie (da Tor alle reti neurali) e le potenzialità di mezzi di diffusione del sapere (copyleft, file sharing), ma anche di lavorare sul fronte delle "libertà digitali", dai fatti della censura alla mobilitazione dei "pirati italiani", dal trusted computing alla privacy.

L'organizzazione è quella di sempre e prevede possibilità di permanenza nei locali e negli spazi dell'hackmeeting, con sacco a pelo e tende al seguito, a coloro che vengono da fuori città. Negli stessi luoghi tutto quello che servirà alla comunità informatica italiana a vivere gomito a gomito una tre giorni che negli anni ha acquisito una crescente maturità, dando vita anche a progetti di largo respiro che prendono spunto proprio dalle esperienze maturate sia durante gli hackmeeting che, nel corso dell'anno, sviluppate in seno alla mailing list (hackmeeting@inventati.org).

Domani, in un luogo che dovrebbe essere specificato oggi, si terrà la conferenza stampa ufficiale di presentazione del nuovo meeting.

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