Didattica a distanza e organizzazione della lezione

Wakelet: il software di content curation che organizza e facilita l’interdisciplinarità in DAD

Il software consente a più utenti di collaborare fra di loro nell’organizzazione di contenuti. Questo aspetto sembra integrarsi con le esigenze dettate dall’insegnamento dell’educazione civica come materia trasversale a tutte le altre, in una prospettiva di service learning.
Daniele Marescotti4 maggio 2021

Content curation

Con l’avvento della DAD (didattica a distanza), conseguenza della situazione pandemica, gli insegnanti hanno dovuto fare i conti con la necessità di organizzare le lezioni attraverso una serie di software. Le scelte sono ricadute non solo su quei programmi che potessero servire a comunicare con gli studenti, ma anche a presentare al meglio le lezioni, a causa dell’assenza dei tradizionali supporti didattici che possono trovarsi in un’aula scolastica.

Fare i conti con la gestione digitale per alcuni non è stato facile e ha richiesto un certo grado di dimestichezza con la realizzazione di contenuti che potessero essere chiari, gradevoli e facilmente fruibili dagli studenti. In aggiunta a ciò si è materializzata un’esigenza di comunicabilità della lezione ad altri docenti o al proprio dirigente scolastico.

Ecco quindi che alcuni docenti hanno fatto ricorso a software di content management e di content curation per poter mantenere ordinate e gradevoli le loro lezioni disperse su documenti di testo, slides, mappe concettuali, video di Youtube e articoli dal web.

Per content curation si intende la ricerca, la strutturazione, l'impaginazione e la condivisione di contenuti digitali di vario tipo e di varia origine, al fine di ottenere un contenitore capace di offrire una panoramica generale su un determinato argomento.

Tra molti software che consentono un adeguato livello di organizzazione per gestire questi contenuti, Wakelet ha catturato la nostra attenzione.

Wakelet sembra risolvere il problema di “salvare, organizzare e condividere una raccolta di link in modo significativo e visivamente accattivante”, come si legge sul sito, generando una pagina web gradevole e ordinata.

Il docente può "curare" l'impaginazione del Wakelet per adattarla alle esigenze didattiche. Tale cura dell'interfaccia non è solo un fatto grafico ma ha dei risvolti didattici importanti, tanto che da diverso tempo si parla a questo proposito di "content curation". Per approfondire il concetto di "content curation" si veda il file allegato a questo articolo.

Immaginiamo di avere delle Google Slides, una mappa concettuale di Mind42, un paio di video di Youtube, articoli da piattaforme diverse, testi e immagini, ma anche audiolibri didattici. Tutti i link che appartengono a questi contenuti, con Wakelet, possono essere messi in un contenitore unico e presentati in un corpo grafico bello da vedere, colorato e accattivante. In un unico link abbiamo tutti i materiali un’unica lezione o tutti i contenuti di un unico corso. O di un'unità di apprendimento. Una dozzina di risorse in un unico link, ad esempio. Possiamo parlare di un dossier didattico digitale elegante e strutturato.

Il software consente poi a più utenti di collaborare fra di loro nell’organizzazione di contenuti: questo aspetto sembra integrarsi con le esigenze dettate dall’insegnamento dell’educazione civica come materia trasversale a tutte le altre. Infatti, in questo modo, in un unico contenitore confluiscono materie diverse ma collegate ad un tema unico, trattato da ogni insegnante con un software diverso, quello del quale ciascuno si sente padrone o che ha trovato più adeguato alla trattazione dell’argomento.

Ogni Wakelet si presta a contenere - come piccolo repository didattico circoscritto ad un tema specifico - i materiali di una unità di apprendimento, tenendo assieme in un unico contenitore digitale tutto ciò che serve per espandere la trattazione ad argomenti prossimi e collegabili. Si può partire da un argomento per comprendere come progettare e implementare azioni sul territorio nella prospettiva del service learning e della cittadinanza attiva su questioni che sono rilevanti per la collettività. In questi casi si innescano processi di ricerca che allargano l'orizzonte di studio. Wakelet diventa la memoria delle ricerche compiute sul web e struttura i contenuti digitali (o digitalizzati) in un format grafico omogeneo e gradevole da guardare e scorrere sia sul pc, sia sul tablet, sia sul cellulare. Nell'esperienza della rete Ecodidattica è stato utilizzato il Wakelet e queste sono alcune sue applicazioni:

https://wakelet.com/@Ecodidattica6026 

Ogni Wakelet realizzato si presenta come una raccolta che può essere individuale o collaborativa (di gruppo). Il software, che si gestisce esclusivamente da browser, consente di scaricare un’estensione per il browser stesso, per poter organizzare le pagine visualizzate con un paio di click. 

Dal proprio account, oltre a gestire le proprie raccolte, si può guardare la vetrina con le raccolte create da altri per raggiungere nuovi contenuti e maturare nuove idee.

Wakelet si rivolge specificamente al mondo della scuola:

https://learn.wakelet.com

Va considerata positivamente la possibilità di esportare i contenuti del Wakelet in PDF, in modo da poter disporre di una raccolta non solo attraverso un web-link ma anche attraverso un file, rendendo il prodotto didattico indipendente dalla piattaforma web.

Wakelet non ha costi né versioni premium e non pone limiti di utilizzazione nella sua forma gratuita, a differenza di Padlet che è gratuito fino a tre Padlet, poi si paga.

Infine, per ogni raccolta realizzata su Wakelet è possibile un’interazione social, inserendo ad esempio delle reactions, circa il gradimento ai contenuti della raccolta.



Note: Daniele Marescotti è esperto formatore per i corsi di educazione civica destinati agli insegnanti dell’Ambito 21 di Taranto.

Allegati

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