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Due uomini a confronto: Monti 20.935,2 milioni di euro per la Difesa, Obama 633 miliardi dollari. Il primo relega l’uguaglianza nell'aldilà, il secondo non chiude Guantanamo

non può essere ignorata la possibilità, per quanto remota, di un coinvolgimento del paese e del sistema di alleanze del quale siamo parte in un confronto militare su vasta scala
8 gennaio 2013
Fonte: Due uomini a confronto: Monti 20.935,2 milioni di euro per la Difesa, Obama 633 miliardi dollari. Il primo relega l’uguaglianza nell'aldilà, il secondo non chiude Guantanamo - 08 gennaio 2013

Guantanamo

L’affinità di Monti con la visione classista dell’amministratore delegato Sergio Marchionne “abbiamo investito nel mestiere con una disciplina quasi calvinista”, è innegabile, come è indubbia l’ammirazione verso l’etica militare espressa dall’ammiraglio Di Paola, nominato ministro della Difesa come Washington chiedeva.
Non esistono infatti solo i diktat della cosiddetta troika (Fmi, Bce, Commissione europea) ma anche quelli della NATO e del Pentagono. Il processo di razionalizzazione dello strumento militare, fortemente voluto dal ministro della difesa Di Paola, si inserisce in questa cornice, assumendo una valenza performativa e simbolica sia nell’organizzazione della sfera militare, sia nel governo della sfera pubblica. Se dell’Agenda Monti rispetto alla politica estera si vuol capire qualcosa, bisogna far riferimento al trattato di Lisbona che ricorda che la politica di sicurezza e di difesa comune, è parte integrante della politica estera e di sicurezza comune.
Nel paragrafo “L’Italia a testa alta nel mondo” dell’Agenda di Monti si legge che “la quotazione dell’aggettivo “italiano” nel mondo è altrettanto importante dello spread per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese. Per questo è stata data priorità a rafforzare la posizione dell’Italia dentro l’Unione Europea e a rinsaldare i legami con gli Stati Uniti promuovendo un più forte legame transatlantico”.
http://www.agenda-monti.it/

Nella legge delega sulla revisione dello strumento militare italiano, approvata dal Parlamento all’ultimo momento, il riferimento ad un ruolo aggressivo dell’Italia è chiarissimo “la riforma è volta a migliorare l’interoperabilità dello strumento militare con i partner in ambito Ue e Nato e la capacità di condurre operazioni di gestione delle crisi al di fuori del territorio nazionale”. http://www.parlamento.it/application/xmanager/projects/parlamento/file/repository/affariinternazionali/osservatorio/approfondimenti/PI0063App.pdf

In tale contesto infatti “non può essere ignorata la possibilità, per quanto remota, di un coinvolgimento del paese e del sistema di alleanze del quale siamo parte in un confronto militare su vasta scala, di tipo tradizionale o, più verosimilmente, “ibrido”, ovvero che implichi sia operazioni militari convenzionali, sia operazioni nello spettro informatico, sia operazioni nel dominio cibernetico”.
Da qui la necessità di dotare il comparto militare di migliori capacità operative dello strumento militare per cui, per allinearsi ai principali partner europei, bisognerà che il modello di difesa preveda metà del bilancio destinato al personale, un quarto agli investimenti e un quarto all’esercizio.

marines in Afghanistan

La Nota Aggiuntiva allo stato di previsione della Difesa 2013 è un avvicinamento all’obiettivo richiesto. Lo stanziamento complessivo per la Difesa ammonta a 20.935,2 milioni di euro, con un aumento di 378,4 milioni di euro rispetto al 2012. La somma per gli investimenti è di 3.395,2 milioni di euro (23,56% del totale) a cui bisogna però aggiungere il rifinanziamento, per complessivi 8,4 miliardi, dal 2013 al 2028, della legge 808 in materia di "interventi per lo sviluppo e l'accrescimento di competitività’ delle industrie operanti nel settore aeronautico".
Il Parlamento, così lontano dalla drammatica realtà degli italiani, ha invece deciso di accontentare Finmeccanica, esponenti del mondo imprenditoriale, istituzionale e sindacale.
Fra i programmi finanziati vi sono le Fregate FREMM, i blindati VBM Freccia, i progetti satellitari Sicral e Cosmo Skymed, l’addestratore M-346, il progetto Forza NEC, il caccia EFA, l’UAV Neuron e l’F-35 di cui 3 sono già stati ordinati, e altri 3 verranno richiesti nel 2013. Cinque di questi andranno negli USA per l’addestramento iniziale degli equipaggi.
http://www.analisidifesa.it/wp-content/uploads/2012/12/NotaAggiuntiva2013.pdf

Sebbene nella riforma dello strumento militare sia previsto il rafforzamento dei poteri di controllo del Parlamento sull’acquisizione di armamenti, complessivamente è una riforma che si adegua agli standard NATO che vuole la crescita qualitativa e tecnologica dello strumento si procederà a migliorare la Componete di Comando e controllo, Comunicazioni, Computer, Informazioni e le forze speciali, ad acquisire capacità cyber, a digitalizzare le unità di manovra terrestri, a modernizzare le linee navali aeree ed elicotteri, e a potenziare le capacità di Intelligence, Sorveglianza, Acquisizione obiettivi e Perlustrazione.
In particolare l’art. 4 comma 2, lettera a, riporta che ad inizio anno il ministro della difesa deve trasmettere al Parlamento un piano di impiego pluriennale contenente il quadro generale delle esigenze operative delle Forze armate, comprensive degli indirizzi strategici e delle linee di sviluppo, nonché l’elenco dei programmi d’armamento e di ricerca in corso, con la programmazione finanziaria relativa almeno ai tre anni successivi. Nel comma 3 viene previsto il potere di veto del Parlamento sui programmi di sviluppo e acquisizione.
Strumenti positivi se non fosse che il Parlamento è stato svuotato dalle proprie funzioni da anni, accettando un ruolo di appoggio o ostacolo a quanto proposto dall’esecutivo (e delle lobbies). Inoltre non garantiscono ai cittadini la possibilità di essere coinvolti nelle decisioni inerenti il controllo degli affari militari e le guerre.

Ma cosa accade negli Stati Uniti? Il presidente Barack Obama ha nominato l'ex senatore repubblicano Chuck Hagel alla guida del Pentagono (Hagel proclama la sua amicizia per Israele ma entro limiti che consentano una autonomia alla politica estera degli Stati Uniti), e ha firmato per 633 miliardi dollari l'anno fiscale 2013 del National Defense Authorization Act (una legge federale annuale che stabilisce il budget e il programma di spesa del Pentagono). Comprende un 1,7 per cento di aumento di stipendio per il personale militare, 527,5 miliardi dollari per il bilancio di base DOD, 88,5 miliardi dollari per le operazioni di emergenza all'estero e 17,8 miliardi dollari per i programmi di sicurezza nazionale presso il Dipartimento dell'Energia e della Difesa della sicurezza nucleare. Il disegno di legge prevede nuove sanzioni contro l'Iran, un incremento di 1.000 marines di guardia alle ambasciate degli Stati Uniti in tutto il mondo, non chiude Guantanamo ma vieta di trasferire i detenuti di Guantanamo sul territorio americano rendendo difficile anche il loro spostamento in altri paesi.
"L'azione del presidente Obama è una sventura perché sarà sempre conosciuto come il presidente che ha firmato la detenzione a tempo indeterminato senza accusa né processo in legge", ha detto Anthony Romero, direttore esecutivo della American Civil Liberties Union. http://www.huffingtonpost.com/2011/12/31/obama-defense-bill_n_1177836.html http://www.defense.gov/news/newsarticle.aspx?id=118913

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