Disarmo

Lista Disarmo

Archivio pubblico

Le guerre dei droni

Obama consegna al Congresso le regole per uccidere con i droni

Usa. Il Presidente mira a proteggere il nuovo capo della Cia Brennan. In tre anni 386 strike. L’ultima base di lancio realizzata in Arabia Saudita. In attesa della futura “capitale mondiale”: Sigonella
8 febbraio 2013
Fonte: Il Manifesto - 08 febbraio 2013

Il presidente Barack Obama chiederà al Dipartimento di Giustizia di fornire al Congresso l’accesso ai documenti classificati che autorizzano l’uso di droni per uccidere cittadini statunitensi residenti all’estero accusati di terrorismo. La dichiarazione alla stampa di un rappresentante dell’amministrazione Usa è giunta a conclusione dall’audizione di John Brennan, neodirettore della Cia. Proprio mister Brennan è stato tra i fondatori nel 2004 del Centro nazionale per il contro-terrorismo che ha teorizzato e messo in pratica la caccia globale ai “terroristi” con i sistemi d’intelligence più sofisticati, a partire appunto dai velivoli senza pilota armati di missili.

Sino a oggi il governo si era sempre opposto alla consegna ai membri del Congresso di documenti secretati sull’uso dei droni. Qualche giorno fa però undici senatori (otto democratici e tre repubblicani) avevano chiesto con una lettera aperta la pubblicazione integrale della documentazione in possesso del Dipartimento di Giusitizia, minacciando in caso contrario di votare la sfiducia alla nomina di John Brennan a capo della Cia e di Chuck Hagel quale Segretario della Difesa.

Con la sua decisione, Obama punta a coinvolgere il Congresso nella messa a punto di una cornice giuridica per le sempre più crescenti operazioni in ambito internazionale dei nuovi sistemi d’attacco a pilotaggio remoto. Ma il presidente spera soprattutto di stemperare le polemiche scoppiate dopo che la rete televisiva NBC News ha rivelato l’esistenza di un memorandum di sedici pagine in cui l’amministrazione legittima gli omicidi selettivi con i droni dei “principali leader operativi di al-Qaeda o di una forza associata”, compresi eventuali cittadini statunitensi, “anche se non esiste prova che essi abbiano pianificato l’esecuzione di un attacco contro il paese”.

Secondo l’emittente televisiva, il memorandum sarebbe stato messo a disposizione dei membri del Senato e dei comitati d’intelligence nel giugno 2012, a condizione che non venisse discusso pubblicamente. Dalla lettura del testo si è appreso che per ordinare le esecuzioni extragiudiziarie basta che un funzionario dell’amministrazione “di alto livello” e con “conoscienza di causa” abbia determinato che il target è stato implicato “recentemente” in “attività” che rappresentano una minaccia di “attacco violento” e che “non ci sia l’evidenza che esso abbia rinunciato o abbandonato queste attività”. Una formulazione contorta che è stata stigmatizzata dalle principali organizzazioni per i diritti civili Usa. “Quella dell’amministrazione Obama è un’idea concettuale che non è in grado di accertare né l’imminenza né la specificità della minaccia”, ha dichiarato Dixon Osburn, direttore di Human Rights First. “I principi accettati dalle leggi internazionali richiedono però entrambe le condizioni”.

Il memorandum pubblicato da NBC News sarebbe una versione ridotta di un documento top secret di 50 pagine redatto nel 2010 dall’Uffico di consulenza legale del Dipartimento della giustizia per giustificare la necessità d’intervenire contro il cittadiino statunitense Anwar al-Awlaki, accusato del tentato dirottamento di un aereo di linea sui cieli di Detroit nel 2009. Anwar al-Awlaki fu poi assassinato in Yemen nel settembre 2011 grazie a un missile lanciato da un drone Usa.

Gli attacchi eseguiti dagli aerei senza pilota sono ormai un’azione bellica di routine a livello planetario. Solo negli ultimi tre anni, sono stati documentati ben 385 strike in Pakistan e Yemen contro i 46 eseguiti durante gli otto anni di mandato del presidente George W. Bush. Sempre più spesso gli attacchi causano la morte di non combattenti: donne, bambini e anziani, “effetti collaterali” di guerre sempre più cieche, disumanizzate e disumanizzanti. L’osservatorio indipendente DronesWatch è stato in grado di dare un nome e un volto a 97 minori assassinati in Pakistan e 25 in Yemen. I droni letali della Cia e del Pentagono vengono fatti decollare da alcune basi in Medio Oriente e in Corno d’Africa. L’ultima di esse è stata realizzata nel giugno 2011 in una località segreta dell’Arabia Saudita grazie alla supervisione dell’immancabile John Brennan. Ma è in Sicilia, all’interno della grande stazione aeronavale di Sigonella, che le forze armate Usa e Nato lavorano alacremente per creare quella che hanno eufemisticamente definito la “futura capitale mondiale dei droni”. Nel silenzio e nell’ignavia del governo e del parlamento italiano.

Articoli correlati

  • Italiani per Hale
    PeaceLink
    L’obiezione di coscienza di Daniel Hale

    Italiani per Hale

    L’ex analista dell'intelligence Usa è in carcere perché ha svelato i danni collaterali dei droni. Ha detto: "Abbiamo ucciso persone che non c’entravano nulla con l’11 settembre". Alex Zanotelli aderisce a questa campagna e dice: “Daniel Hale è un eroe del nostro tempo, è un dovere sostenerlo".
    10 ottobre 2021 - Alessandro Marescotti
  • Non solo Assange, Daniel Hale e la verità sui droni Usa
    Disarmo
    Il 27 luglio 2021, è stato condannato lo specialista di droni Daniel Hale a 45 mesi di prigione

    Non solo Assange, Daniel Hale e la verità sui droni Usa

    Hale ha detto a un giudice federale di sentirsi obbligato a far trapelare informazioni a un giornalista per il senso di colpa per la propria partecipazione a un programma che stava uccidendo indiscriminatamente civili in Afghanistan lontano dal campo di battaglia. Civili ! contro ogni convenzione.
    29 ottobre 2021 - Laura Tussi
  • AI: dalla licenza di uccidere alle diagnosi mediche
    Disarmo
    Angoscia e domande aperte sull'uso militare dell'intelligenza artificiale

    AI: dalla licenza di uccidere alle diagnosi mediche

    Da un report del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite apprendiamo che in Libia sono state impiegate armi autonome, cioè non controllate dall’essere umano
    27 ottobre 2021 - Maria Pastore
  • Il drone americano a Kabul ha fatto una strage di civili
    Disarmo
    Il Pentagono finalmente ammette l’«orribile errore»

    Il drone americano a Kabul ha fatto una strage di civili

    Un missile americano il 29 agosto ha ucciso 10 persone innocenti. Zamarai Ahmadi, obiettivo del drone, lavorava per una organizzazione umanitaria Usa. Non trasportava esplosivo, ma «taniche d’acqua per la sua famiglia». Il generale Mark Milley aveva inizialmente definito l’attacco «giusto».
    19 settembre 2021 - Marina Catucci
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)