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Anno 2020: mentre aumenta la spesa militare scarseggia la spesa per la ricerca e l’istruzione

7 febbraio 2020

esercito italiano

Nel dicembre 2019 il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti sosteneva che l’università e la ricerca avevano bisogno di 24 miliardi, ma, visto che “le risorse non si trovano mai quando si tratta di istruzione e ricerca” e i tre miliardi da lui individuati non si sono trovati, si e dimesso. Per il 2020 le risorse aggiuntive per scuola, università e ricerca, hanno raggiunto la cifra di 2 miliardi 44 milioni 985 mila euro.

Diversamente è andata al ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Come si evince dal dossier “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020”* il 2020 vedrà un aumento, in termini assoluti, di 1.509 milioni di euro. Il bilancio della Difesa per il 2020 è di 22.995,3 milioni di euro: alle forze aeree vanno 2.785 milioni, a quelle marittime 2.131 milioni e per le terrestri 5.433 milioni. Ai Carabinieri 6.567 milioni e alla Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari 4.360 milioni.

A questa cifra bisogna aggiungere quella del Ministero dello sviluppo che gestisce i contributi destinati alle imprese nazionali coinvolte nei vari programmi. Infatti il 70 per cento dei principali programmi grava sullo stato di previsione del MISE. Del bilancio totale di 5.482 milioni da destinare alla missione “Competitività e sviluppo delle imprese”, 3.210 milioni vanno all’industria della difesa e sicurezza così divisi: alla realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo tecnologico dell’industria aeronautica vanno 336 milioni, agli interventi per l’innovazione del sistema produttivo del settore dell’aerospazio, della sicurezza e della difesa 2.608 milioni e alle spese di ammortamento per i muti contratti per finanziare i programmi militari 265 milioni.

Ma l’Italia è anche quella delle leggi speciali (aggiuntive ai finanziamenti sul bilancio ordinario del Ministero della Difesa ) che un tempo si chiamavano leggi promozionali (1975-76). Dopo la scorpacciata del programma aeronautico F-35 e la Legge navale con le FREMM, adesso arriva la Legge terrestre. A beneficiare dei previsti 5 miliardi aggiuntivi saranno aziende come Leonardo, Iveco-Oto Melara, Mbda, Beretta** .

IL Ministero dell'Economia e delle Finanze disporrà 1.308.747milioni di euro per le missioni internazionali.

L’Italia della ricerca povera e precaria: l'Italia è ultima in Europa per fondi all'istruzione. A dirlo sono i dati Eurostat: nel 2017, l’Italia ha investito nell’istruzione pubblica (in tutti i settori dall’istruzione pre-primaria a quella universitaria): il 7,9 per cento della sua spesa pubblica totale e il 3,8 per cento della ricchezza nazionale. Dai dati dell’Osservatorio sui conti pubblici della Cattolica, nel 2017 la spesa per la pubblica istruzione è stata pari a 66,1 miliardi di euro, di cui 25,1 miliardi per l’istruzione primaria (prescolastica e elementare), 30,4 miliardi per quella secondaria (scuole medie, scuole superiori e istruzione post-secondaria non-terziaria), 5,5 miliardi per quella universitaria e i restanti 5,1 miliardi per servizi sussidiari e altre categorie residuali***.

Secondo la “Relazione sulla Ricerca e l’innovazione in Italia analisi e dati di politica della scienza e della tecnologia” pubblicata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche****, per quanto riguarda la spesa per ricerca e sviluppo (R&S), nel 2016 l’Italia era a circa l’1,4% in rapporto al PIL. Anche in questo caso siamo in fondo alla classifica dei paesi europei, dove il rapporto tra investimenti in R&S e PIL è quasi del 2%. MIUR e enti pubblici di ricerca (EPR) sono passati da 1.572 milioni nel 2016 a 1.670 milioni nel 2018, mentre il CNR ha ottenuto nel biennio un incremento da 555 milioni a 602 milioni. Sebbene l’Italia continui ad essere un partecipante attivo dei Programmi Quadro europei, compreso Horizon 2020, conseguendo nel primo triennio del programma europeo settennale in corso l’8,7% dei finanziamenti, la sua quota rimane distante da quella dei finanziamenti ottenuti dai maggiori paesi europei quali Germania (16,4%), Regno Unito (14,0%) e Francia (10,5%). Se è vero che concorre con il 12,5% al bilancio complessivo e ne intercetta solo lo 8,7% delle erogazioni, è perché ha un minor numero di ricercatori e in parte perché il tasso di successo dei progetti coordinati dal nostro paese è pari al 7,5%, a fronte di una media di Horizon 2020 del 13%.

* - Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022 Profili di competenza della Commissione Difesa https://documenti.camera.it/Leg18/Dossier/Pdf/DI0206.Pdf

** - Gli investimenti che servono alla Difesa. Lo studio dell’Esercito https://formiche.net/2020/01/investimenti-difesa-studio-esercito/

*** - La spesa per la pubblica istruzione https://osservatoriocpi.unicatt.it/cpi-Nota_istruzione(1).pdf

**** - “Relazione sulla Ricerca e l’innovazione in Italia analisi e dati di politica della scienza e della tecnologia” https://www.cnr.it/sites/default/files/public/media/Relazione_2019.pdf

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