Torri gemelle, stessa sindrome?
Antonietta Gatti è responsabile del Laboratorio dei biomateriali dell'università di Modena e lavora a una ricerca sulle correlazioni tra tumori ed esposizione a nano particelle di metalli pesanti. Finora è sempre risultato complesso - o almeno così è stato fatto intendere dalle commissioni ufficiali incaricate - dimostrare come l'uranio impoverito agisce direttamente. L'ipotesi sostenuta dalla scienziata è quella di una compresensa ed interazione di fattori, probabilmente la più credibile. La Gatti ha compiuto analisi su venti militari reduci dalla prima guerra del Golfo e da quella nei Balcani. Tra questi anche il maresciallo Marco Diana. Nei tessuti prelevati tramite biopsia è stata riscontrata la presenza di nano particelle di zirconio, cadmio, nichel, titanio, stagno e piombo.
L'ipotesi è che le particelle siano entrate nell'organismo dei soldati per inalazione di polveri alle quali i militari sono stati esposti durante le missioni di guerra .
«Nelle esplosioni», dice la dottoressa Gatti, «i metalli di cui sono fatti missili, proiettili e carri si liquefanno ad altissime temperature e dalla fusione si sprigiona polvere contenente nano particelle».
La Gatti è stata invitata a New York dalla Foundation for the advancement of science per illustrare i risultati del suo studio. «Dopo l'attentato alle Torri gemelle», spiega la Gatti, «a Manhattan c'è stata una forte crescita di patologie tumorali. Lì due aerei si sono dissolti, così come le strutture metalliche delle torri».
Articoli correlati
- I militari italiani colpiti da patologie oncologiche riconducibili all'esposizione a nanoparticelle di metalli pesanti come l'uranio impoverito
Uranio impoverito, una strage di Stato
Luciano Cipriani maresciallo dell’Aeronautica militare aveva 47 anni. Nel suo curriculum diverse missioni all’estero, Kosovo, Afghanistan. Aveva respirato a pieni polmoni l’aria di quei luoghi e calpestato le terre avvelenate dalle nanoparticelle, tutto senza protezioni.9 agosto 2016 - Cinzia Palmacci - La lunga lotta di PeaceLink per fare luce sulla Sindrome dei Balcani e sui bombardamenti con uranio impoverito nel mondo
Uranio impoverito, avevamo ragione
Il ministero della Difesa è stato giudicato per “condotta omissiva” e condannato al risarcimento di un milione e mezzo di euro alla famiglia del caporalmaggiore Salvatore Vacca23 maggio 2016 - Alessandro Marescotti - Si tagliano continuamente i fondi per la sanità, mentre si continua a sprecare denaro pubblico in armamenti
Uranio impoverito. Carlo Calcagni scrive alle istituzioni. "I soldi per gli armamenti vengano destinati alla sanità"
"Stiamo morendo in una nuova trincea, quella fredda e buia della burocrazia e in quella ancor più spietata dell’indifferenza delle istituzioni militari, in una trincea strana in cui nessuno ti copre le spalle.."23 novembre 2012 - Gabriele Caforio
Sociale.network