Comunicato stampa del Movimento Federalista Europeo.

Il Parlamento europeo approva la tassa sulle transazioni finanziarie. Ora tocca alla Commissione europea

9 marzo 2011

Il Movimento Federalista Europeo sottolinea l'importanza del voto del Parlamento europeo che ha approvato il "Rapporto su una finanza innovativa a livello mondiale ed europeo" nonche' l'emendamento che invita ad applicare la prevista TTF (tassa sulle transazioni finanziarie) come primo passo in Europa, qualora fosse impossibile farlo immediatamente a livello mondiale. I federalisti sottolineano come il Parlamento europeo abbia indicato con chiarezza la via della modernizzazione del sistema fiscale, che dovra', d'ora in poi, privilegiare il lavoro, la sostenibilita' sociale e la riconversione ecosostenibile dell'apparato produttivo.

Il MFE richiama la Commissione europea a dar seguito alle proposte del Parlamento europeo ricordando che anche i cittadini europei, con il diritto d'iniziativa riconosciuto dal Trattato di Lisbona, potranno incalzare la Commissione, che sarà poi giudicata dagli elettori alle prossime elezioni europee.

Il MFE sostiene il rapporto approvato dal Parlamento Europeo e, in particolare, l'emissione di Union Bond con alcune precisazioni:

1. Il gettito della TTF e della tassa sul carbonio, nella misura in cui è un contributo fiscale europeo e non nazionale, deve essere devoluto in misura almeno pari al 50 per cento al bilancio dell'UE in sostituzione ed eliminazione dei contributi nazionali. Il bilancio dell'UE deve essere finanziato interamente da risorse proprie europee.

2. I prelievi sulle banche devono servire a finanziare non solo i fondi nazionali di risoluzione delle crisi, ma anche un fondo europeo, perché il mercato bancario e finanziario è talmente integrato che, se si vuole evitare una nuova crisi finanziaria, non è possibile intervenire con efficacia solo al livello nazionale.

3. E' vero che gli aiuti allo sviluppo dell'UE sono il 56 per cento del totale mondiale, ma sono nella stragrande maggioranza aiuti nazionali, spesso malamente gestiti. Gran parte di questi aiuti deve essere affidata all'UE, per piani collettivi di aiuti integrati di interi continenti – come ha potuto fare l'Europa con il Piano Marshall. I recenti avvenimenti in Nord Africa dimostrano che l'Europa dovrebbe offrire un sostanziale Piano per la democrazia e lo sviluppo del Mediterraneo, affidando alla Commissione il compito di ''Parlare con una sola voce'' a questi popoli.

4. I partiti che intendono proporre progetti per una crescita e per l'occupazione in Europa devono denunciare con coraggio l'insufficienza dell'attuale bilancio dell'UE, ormai congelato all'1 per cento del PIL comunitario. Il bilancio dell'UE deve essere aumentato. Se le risorse europee sono inadeguate, un piano di sviluppo si deve basare sui bilanci nazionali. Il fallimento della Strategia di Lisbona non dovrebbe essere dimenticato. L'Unione europea verrà percepita dai cittadini europei come una Unione politica, e non come una burocrazia, quando i partiti europei avranno il coraggio di dire agli elettori quanto costa il finanziamento delle politiche europee e come verranno impiegate queste risorse. La trasparenza e la responsabilità sono due principi fondamentali della democrazia, sia essa nazionale od europea.

Note: A cura dell'Ufficio stampa del Movimento Federalista Europeo, 0039.347.0359693, ufficiostampa@mfe.it

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Il Movimento Federalista Europeo

Il Movimento Federalista Europeo e' stato fondato a Milano il 27-28 agosto 1943 da un gruppo di antifascisti raccolti intorno ad Altiero Spinelli. I principi sulla base dei quali esso e' nato sono contenuti nel Manifesto di Ventotene, elaborato nel 1941 dallo stesso Spinelli, con la collaborazione di Ernesto Rossi e Eugenio Colorni. L'analisi e le proposte politiche contenute nel Manifesto si basano sulla presa di coscienza della crisi dello stato nazionale - ritenuto la causa principale delle guerre mondiali e dell'affermazione del nazifascismo - e sulla convinzione che solo il superamento della sovranita' assoluta degli Stati attraverso la creazione di una Federazione europea avrebbe assicurato la pace in Europa. L'MFE si differenzia radicalmente dai modelli normali di organizzazione politica, i partiti e i gruppi di pressione. Diversamente dai gruppi di pressione, che cercano solo vantaggi particolari per gruppi particolari senza modificare necessariamente l'assetto dei poteri costituiti e a differenza dei partiti, che hanno come quadro privilegiato di azione il quadro nazionale, l'MFE esercita un'iniziativa politica autonoma rivolta alla fondazione di uno Stato nuovo, la Federazione europea.

Il 21 maggio 2006 in occasione della sua prima visita ufficiale a Ventotene il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano dichiaro' che ''per rilanciare l'idea di Europa c'e' bisogno dell'impulso dei giovani, il cui sentire europeo si e' fatto naturale e profondo, e nell'avanguardia della Gioventu' Federalista Europea (la sezione giovanile del Movimento Federalista Europeo) la molla piu' forte''.

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