Ecco il testo dell'appello "Insieme per fermare il TTIP", l'accordo tra la l'Unione europea e gli USA che riguarda l’alimentazione e la sicurezza alimentare, le prospettive di sviluppo economico e occupazionale, soprattutto delle piccole e medie imprese, il lavoro e i suoi diritti, la salute e i beni comuni, i servizi pubblici, i diritti fondamentali, l’uguaglianza di tutti di fronte alla legge e la democrazia.
Un report pubblicato nel 2011 dall'organizzazione olandese IKV-Pax Christi sottolineava come una metà degli Stati dell'Unione Europea fosse favorevole allo smantellamento delle bombe B-61 ancora presenti in gran parte del continente. Sarà il caso di rafforzare questa intenzione, oltretutto in un periodo dove l'alleanza con gli USA sembra andarsi increspando?
La Regione Abruzzo non ha ancora un Piano di Tutela delle Acque, dal valore strategico per l'ambiente e le attività economiche, e quello proposto è inaccettabile in quanto tende ad eludere le prescrizioni dell'Unione Europea sulla qualità dei fiumi
La redazione di Europace pubblica la lettera aperta di Guy Verhofstadt al Presidente del Consiglio dell'UE in cui si sottolinea la necessità di far passi in avanti verso l'unità politica del continente europeo al fine di evitare ulteriori fallimenti come successo a Copenhagen e ad Haiti. L'alternativa a un progetto di Europa federale, ovvero una confederazione senza un governo e una Costituzione, porterà il vecchio continente a una progressiva marginalizzazione nel mondo e a un periodo di inevitabile decadenza. La scelta di Obama di non partecipare al vertice UE-USA è la chiara dimostrazione dell'impotenza dell'Europa divisa politicamente in stati nazionali, solo formalmente, sovrani.
Strumentalizzano il crocifisso per ridurre al silenzio e cementare il loro potere. Noi non ci stiamo. Noi sosteniamo la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Difendi anche tu in prima persona la laicità e il pluralismo. Firma anche tu
Dall'Ue nuove norme sull'Aia, l'autorizzazione integrata ambientale, mentre l'Italia va a regime. Mentre l'Italia provvede a mettere a regime le attività industriali sottoposte alla normativa «Ippc» ex dlgs 59/2005, l'Unione europea riformula la normativa comunitaria di riferimento.
Dallo sterminio alla riconciliazione e alla ricostruzione: fotografie di un Paese africano che prova a rivivere garantendo ai cittadini giustizia e sanità.
Mentre resiste all’attuazione degli accordi di partenariato economico tra Unione Europea e Paesi africani.
Dopo la risoluzione del Parlamento europeo sulle relazioni UE-Cina (2005/2161(INI)) riceviamo e, volentieri pubblichiamo, una riflessione di Giorgio Beretta
La Cina è uno degli otto paesi su cui ancora vige un embargo economico da parte dell'Unione Europea. I motivi sono risaputi: le continue e sistematiche violazioni dei diritti umani. Tuttavia questo sembra essere ben poca cosa di fronte alla prospettiva di guadagno mediante la vendita di armi agli amici cinesi
I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".
Le iniziative di Trump stanno generando nervosismo e malumore tra coloro che speravano in una vittoria militare dell'Ucraina e nel suo ingresso nella NATO. La prospettiva di negoziati che potrebbero comportare concessioni significative alla Russia è vista come una minaccia.
Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".
Il decreto è in contrasto con il principio “chi inquina paga”, destinando a finalità produttive fondi per la decontaminazione di terreni e falde. Occorre poi dare all'ISS l'ultima parola nella Valutazione di Impatto Sanitario e includere i lavoratori ILVA nella verifica dei danni alla salute.
La guerra in Nord Kivu ha già fatto in pochi giorni almeno 3.000 morti secondo stime Onu. Occorrono fatti: «L’Ue deve cancellare il protocollo d’intesa sulle materie prime critiche firmato nel 2024 con il Ruanda», un paese che nel sottosuolo non ha queste risorse e le estrae in Congo illecitamente.
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