I had a (bad) dream
Stanotte ho fatto un sogno. Anzi un brutto sogno.
Quasi un incubo.
Un terrorista, dal nord Italia - nel sogno sapevo che era vicino a Brescia - ricattava il nostro governo minacciando di far esplodere una bomba atomica in suo possesso.
Da Roma - nel sogno, lì stavo io - assistevo sgomento alla chiusura delle trattative, alla decisione del governo di non cedere al ricatto.
Fino allo scadere dell'ultimatum. Poi, l'apocalisse annunciata.
Fin da Roma avvertendo il rombo dell'esplosione, e intuendo che lassù al nord milioni di abitanti - quelli non periti all'istante - versavano in sofferenze inimmaginabili. Una Hiroshima-bis, anzi di più, nel nostro territorio.
Uscito dal sogno arriva un pensiero. Sì, è proprio vicino a Brescia la base statunitense di Ghedi, ospitante qualche decina di ordigni; residui della Guerra Fredda ma ancora perfettamente funzionanti. Le famose B-61. E che adesso gli Stati Uniti vogliono rimodernare.
Un report pubblicato nel 2011 dall'organizzazione olandese IKV-Pax Christi sottolineava come una metà degli Stati dell'Unione Europea fosse favorevole allo smantellamento delle bombe ancora presenti in gran parte del continente. Un'altra discreta percentuale rimanendo indifferente e solo tre (Francia, Ungheria e Lituania) dicendosi contraria.
Spero che la posizione degli Stati europei adesso non sia molto cambiata, perché...
La vicenda delle B-61 s'intreccia strettamente con la questione dell'acquisto degli F-35, quei cacciabombardieri ultramoderni, ultracostosi e, sembrerebbe, ancora piuttosto a rischio guasti. E l'ammodernamento degli ordigni diventa allora necessario per poterli installare (e immagino, adoperare o almeno minacciare di farlo) proprio sui caccia della discordia...
Molti Stati già tentennano sul loro acquisto (mentre l'Italia marcia controcorrente), sarà il caso di rafforzare, allora, l'intenzione dei molti Stati europei a non voler più le B-61? Oltretutto, in un periodo, quello attuale, dove l'alleanza con gli USA si sta increspando dopo la scoperta dell'attività spionistica a danno di leader e cittadini dell'Unione.
Articoli correlati
- Intervento di PeaceLink al seminario di organizzazione della Marcia del 12 ottobre 2025
Marcia Perugia-Assisi 2025: camminare per la pace per denunciare la follia nucleare
Quest'anno la Marcia Perugia-Assisi coinciderà con l'esercitazione nucleare della Nato Steadfast Noon. Durante l’esercitazione si svolgerà qualcosa di inquietante: la simulazione di un lancio di armi atomiche contro la Russia.28 maggio 2025 - Alessandro Marescotti - Albert, bollettino pacifista settimanale dal 4 all'11 maggio 2025
Coordinarsi, vigilare, agire: fermiamo il riarmo
L’agenda urgente del movimento per la pace, tra Italia, Europa e NATO. Due priorità immediate: vigilare sul dibattito parlamentare relativo all’acquisto dei jet G550 con tecnologia israeliana e costruire una mobilitazione europea in vista del vertice NATO di giugno.11 maggio 2025 - Redazione PeaceLink - Fine settimana con iniziative a Ghedi, Roma, Bologna, Siena, Foggia e Amendola
Marcia per la pace da Brescia alla base atomica di Ghedi il 10 maggio
Esiste una "cooperazione nucleare" tra Ghedi e gli F-35 di Amendola. Rappresenta un ingranaggio chiave nella catena di comando nucleare della NATO, che coinvolge l’Italia come Paese “ospitante” di ordigni atomici pur non essendo formalmente una potenza nucleare. Nel pomeriggio convegno a Foggia.10 maggio 2025 - Redazione PeaceLink - La presenza italiana in prima linea
Mobilitazione internazionale davanti alla base nucleare inglese di Lakenheath
Obiettivo: impedire il ritorno delle bombe nucleari statunitensi B61-12 sul suolo britannico. Dal 14 al 26 aprile workshop, azioni dirette nonviolente, eventi musicali. Partecipa Extinction Rebellion. Un appello è stato lanciato da varie fedi religiose per l'abolizione delle armi nucleari.26 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
Sociale.network