Sventola la bandiera di combattimento

24 giugno 2009
Tonio Dell’Olio

Portaerei Cavour

Due giorni fa (10 giugno) il sindaco di Torino Chiamparino nel corso di una suggestiva cerimonia svoltasi nel porto di Civitavecchia, ha consegnato al Capo di Stato Maggiore della Marina Militare la “bandiera di combattimento” che sventolerà sul pennone più alto della portaerei Cavour. La più grande e la più potente e la più attrezzata di armamenti micidiali della storia del nostro Paese.

In altre occasioni mi è capitato di scrivere sulle dotazioni, sull’opportunità e sul dispendio di risorse che si raccolgono intorno a questo progetto di morte che navigherà minaccioso tra i porti del Mediterraneo.
In questa occasione mi colpisce la rassegna stampa. Se confrontate il comunicato del Ministero della Difesa con la notizia rilanciata dalle agenzie di stampa e apparsa su alcuni giornali non riuscirete a cogliere la benché minima differenza.

Nessuno che abbia sollevato un alito di critica, che abbia almeno abbassato i toni della retorica grondante dal palco delle autorità con tanto di Presidente della Repubblica e ministro e dal patriottismo delle bandiere che sventolano al vento della guerra esportatrice di pace. Naturalmente la nostra.

Portaerei Cavour

Articoli correlati

  • "Si investano nella transizione ecologica i soldi per il riarmo"
    Ecologia
    Quale futuro per il polo siderurgico di Taranto?

    "Si investano nella transizione ecologica i soldi per il riarmo"

    Ex Ilva: Marescotti (PeaceLink) su nomina commissario straordinario, “non riuscirà a rianimare un’acciaieria che è in coma profondo”. Ha un debito di 3 miliardi e 100 milioni.
    21 febbraio 2024 - Marco Calvarese
  • Si può cambiare il mondo senza prendere il potere?
    Schede
    Un sociologo irlandese apre una riflessione su un’idea diversa di rivoluzione

    Si può cambiare il mondo senza prendere il potere?

    "Cambiare il mondo senza prendere il potere. Il significato della rivoluzione oggi" è un libro di John Holloway
    20 febbraio 2024 - Redazione PeaceLink
  • L'Italia è in difficoltà ma la Meloni vuole il caccia di sesta generazione
    Disarmo
    Il movimento pacifista deve essere capace di chiedere lo stop sul nascere di questo programma

    L'Italia è in difficoltà ma la Meloni vuole il caccia di sesta generazione

    Stiamo ancora pagando gli F-35, la società è attraversata da proteste di ogni genere, la crisi economica attanaglia i cittadini. E nonostante questo è stato messo in agenda il Combat Air Programme (GCAP) con il caccia di sesta generazione Tempest. Costo 6 miliardi di euro solo nella prima fase.
    11 febbraio 2024 - Alessandro Marescotti
  • Audizione di Peacelink al Senato sul decreto legge 4/2024 per l'ILVA
    Ecologia
    Chiesta la riconversione del sito utilizzando i fondi destinati al programma militare GCAP

    Audizione di Peacelink al Senato sul decreto legge 4/2024 per l'ILVA

    La posizione è contraria alla concessione del prestito di 320 milioni all'azienda. Chiediamo invia subordinata una modifica del decreto che vincoli i prestiti al raggiungimento di obiettivi di salvaguardia ambientale.
    5 febbraio 2024 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)