Durante la seduta delle Commissioni Esteri e Difesa del mercoledì 24 aprile, in cui inizialmente si prevedeva la discussione dell'Atto 1730, ovvero la modifica della legge 185/90, contrariamente alle aspettative, i contenuti dell'atto non sono stati affrontati.
Ex Ilva: Marescotti (PeaceLink) su nomina commissario straordinario, “non riuscirà a rianimare un’acciaieria che è in coma profondo”. Ha un debito di 3 miliardi e 100 milioni.
21 febbraio 2024 - Marco Calvarese
Il movimento pacifista deve essere capace di chiedere lo stop sul nascere di questo programma
Stiamo ancora pagando gli F-35, la società è attraversata da proteste di ogni genere, la crisi economica attanaglia i cittadini. E nonostante questo è stato messo in agenda il Combat Air Programme (GCAP) con il caccia di sesta generazione Tempest. Costo 6 miliardi di euro solo nella prima fase.
11 febbraio 2024 - Alessandro Marescotti
Chiesta la riconversione del sito utilizzando i fondi destinati al programma militare GCAP
La posizione è contraria alla concessione del prestito di 320 milioni all'azienda. Chiediamo invia subordinata una modifica del decreto che vincoli i prestiti al raggiungimento di obiettivi di salvaguardia ambientale.
5 febbraio 2024 - Redazione PeaceLink
Un protagonista nella costruzione di reti di solidarietà e di cambiamento
Angelo era un uomo che faceva rete attraverso la sua produzione di articoli e la sua presenza costante. Era sempre disponibile, incapace di dire di no quando era necessario esserci, era generoso nell'impegno anche quando le sue forze lo stavano abbandonando.
11 novembre 2023 - Alessandro Marescotti
Speech at the commemoration at the University of Florence where he was a Physics Professor
His commitment to peace and his opposition to both military and civilian nuclear power led him to be active in the movements for nuclear disarmament. He demonstrated that the value of science can and should be used for the benefit of humanity, not for its destruction.
24 ottobre 2023 - Alessandro Marescotti
Intervento alla commemorazione presso l'Università di Firenze dove è stato docente di Fisica
Il suo impegno per la pace e la sua opposizione al nucleare militare e civile lo hanno portato a essere attivo nei movimenti per il disarmo atomico. Ha dimostrato che il valore della scienza può e deve essere utilizzato per il bene dell'umanità, non per la sua distruzione.
“Fai sapere che non sto soffrendo, che me ne vado assolutamente sereno. So di avere fatto tutto quello che potevo fare, adesso il mio tempo è finito. Ci vado tranquillo, non ho paura”.
Ha collaborato con la redazione di PeaceLink e ha dato un contributo importante in particolare durante la guerra in Ucraina. Il suo ultimo messaggio l’ha consegnato proprio a noi: “Mi restano poche settimane”. Gli abbiamo recapitato una lettera collettiva con le firme degli amici.
Nota informativa sulle possibili azioni. Tutti i gesti, dichiarati e resi pubblici, di opposizione e non collaborazione alla macchina della difesa armata, con versamenti alternativi di pace, radicati in profondi convincimenti di coscienza, vanno comunicati al centro coordinatore della campagna.
26 giugno 2023
A Bruxelles il 7 e l'8 luglio 2023 parliamo di pace
Tradito lo spirito di Helsinki. La NATO costringe gli Stati ad aumentare le spese militari, a investire nella tecnologia militare e coinvolgere donne e giovani nella formazione e nelle carriere dell'Alleanza Atlantica. Intanto, in area europea, riaffiorano chiarissime le ideologie autoritarie.
5 giugno 2023 - Maria Pastore
Ricevette il Nobel per la Pace nel 1990, la sua eredità è più che mai attuale
E' morto l'uomo che seppe fare il primo passo verso il disarmo nucleare interpretando lo spirito di dialogo e distensione che aveva animato il movimento pacifista degli anni Ottanta. Il mondo nel 1983 era arrivato sull'orlo della guerra nucleare con l'esercitazione Able Arcer
Fact-checking su un articolo di Furio Colombo dal titolo "Incoerenza dei nuovi pacifisti" in cui si legge: "Il governo italiano, per una direttiva dell’Unione Europea, ha deciso un aumento di spesa militare italiana del 2 per cento".
10 agosto 2022 - Carlo Gubitosa
TPAN - Le ratifiche espresse dai vari paesi sono al momento nel numero di 59
Il 22 gennaio 2022 ricorre il primo anniversario del TPAN - Trattato per la proibizione delle armi nucleari adottato nel 2017 in Conferenza ONU a New York anche grazie alla pressione di una rete internazionale di organizzazioni pacifiste, insignite del Premio Nobel per la pace.
22 gennaio 2022 - Laura Tussi
Rivista.eco rilancia l'appello dei 50 Premi Nobel per la riduzione delle spese militari nel mondo
Un appello di oltre 50 premi Nobel e diversi presidenti di accademie della scienza nazionali per la riduzione della spesa militare che, a livello globale, è quasi raddoppiata dal 2000 ad oggi, arrivando a sfiorare i duemila miliardi di dollari statunitensi l’anno
21 dicembre 2021 - Laura Tussi
In Italia e Germania: bombe nucleari B61-12 Nato nelle basi militari di Ghedi, Aviano e Buchel
Verso un coordinamento antinucleare europeo. L'obiettivo è di inserire la valutazione delle attività militari e belliche - e quindi il disarmo come soluzione al grave inquinamento da esse prodotte - negli accordi di Parigi sul clima.
10 dicembre 2021 - Laura Tussi
Un soggetto politico, strumento di partecipazione, informazione politica e culturale per i popoli
Alcuni dei fondatori di questo movimento furono Picasso, Einstein, Neruda e tra gli italiani Nenni, Vittorini, Guttuso, Quasimodo, Ginzburg, Einaudi e molti altri
8 dicembre 2021 - Laura Tussi
Approvata all’unanimità definitivamente la proposta di legge
La proposta di legge durante questi anni è stata supportata dalle tante organizzazioni che sono costantemente impegnate nella difesa dei diritti umani, del disarmo umanitario e della difesa delle popolazioni civili
2 dicembre 2021 - Campagna Antimine
Il nucleare militare a Glasgow è stato spinto nella tassonomia degli investimenti “verdi”
Al gazebo abbiamo portato una riproduzione in scala 1:1 delle atomiche B61-12 che ora verranno installate a Ghedi ed Aviano, in ottemperanza della condivisione nucleare NATO da parte dell’Italia
Sono più di 50 anni che Angelo Gaccione si batte per il disarmo, la pace e la nonviolenza. Come scrittore continua a occuparsene attraverso giornali, riviste, incontri pubblici
Sinistra Europea nell’Europarlamento ha lanciato una campagna per bloccare l’iniziativa: "La proposta di finanziare con le nostre tasse, attraverso l’abbattimento dell’Iva, il commercio delle armi, è una proposta semplicemente criminale", ha commentato Paolo Ferrero, vice presidente di SE
13 novembre 2021 - Gregorio Piccin
Inseriamo il disarmo negli accordi di Parigi sul clima
Introduzione delle organizzazioni promotrici. Collegamento con il nostro delegato a Glasgow Ennio Cabiddu. Interventi programmati di Luigi Mosca (dalla Francia) e Daniele Barbi (dalla Germania). Saluti di Alex Zanotelli e Moni Ovadia.
Pace, disarmo, abolizione nucleare, clima negli accordi di Parigi
E' molto grave la dichiarazione della presidente della Commissione UE, al termine del vertice del 23 ottobre: "Il nucleare serve all'Europa per fare i conti con la crisi energetica".
Durante la seduta delle Commissioni Esteri e Difesa del mercoledì 24 aprile, in cui inizialmente si prevedeva la discussione dell'Atto 1730, ovvero la modifica della legge 185/90, contrariamente alle aspettative, i contenuti dell'atto non sono stati affrontati.
Chiedono un cambiamento significativo nella politica di Biden verso Israele ma ottengono pallottole e arresti. Catherine Elias - leader della protesta - dice: "Siamo nel Paese che non solo finanzia, ma produce e crea anche la maggior parte delle bombe che vengono lanciate su Gaza".
Ricordiamo il 25 aprile con le parole di Piero Calamandrei: "Se volete andare in pellegrinaggio dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne, nelle carceri, nei campi, dovunque è morto un italiano per riscattare la nostra libertà, perché è lì che è nata questa nostra Costituzione".
I pacifisti per tutta la durata della guerra sono stati considerati da alcuni giornali come utili idioti al servizio di Putin, se non addirittura suoi complici. Oggi si scopre che i veri filoputiniani sono stati coloro che hanno puntato tutto sulla guerra che Zelensky e la Nato stanno perdendo.
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