Disarmo

Un archivio di link per saperne di più

Riconversione dell'industria bellica

La Rete delle Università per la Pace (RUniPACE) si caratterizza per la promozione della riconversione, in particolare nel settore degli armamenti. E tante sono state le esperienze di studio e di proposta da parte del movimento per la pace.
14 dicembre 2024
Redazione PeaceLink

La parola "riconversione" evoca un'immagine di trasformazione profonda, un passaggio da sistemi produttivi dannosi a modelli sostenibili e orientati al bene comune.

La parola riconversione è particolarmente utilizzata nel campo della transizione ecologica ma è anche particolarmente importante nel campo dell'industria bellica.

Questo concetto, oggi più che mai attuale, trova spazio del mondo accademico con RUniPACE.

Dalla teoria alla pratica: il ruolo delle università

La Rete delle Università per la Pace (RUniPACE) si è posta come riferimento nella promozione della riconversione, in particolare nel settore bellico. "L’università - si legge sul sito di RUniPACE - dovrebbe essere capofila di ricerche innovative e specifiche per andare verso l’eliminazione delle cause dei conflitti, come ad esempio la fame, la necessità di acqua e i bisogni energetici delle nazioni ed in particolare, in accordo con l’articolo 3 dello statuto di RUniPACE farsi promotrice di studi e ricerche volti alla riconversione civile dell’industria bellica".

Le università, infatti, dispongono di competenze e risorse uniche per favorire la transizione verso un'economia più sostenibile e pacifica. Attraverso la ricerca, la formazione e la divulgazione scientifica, possono contribuire a diversi percorsi innovativi. Eccone alcuni.

  • Sviluppare soluzioni innovative: gli atenei possono promuovere la ricerca e lo sviluppo di tecnologie pulite e sostenibili, contribuendo a risolvere problemi globali come il cambiamento climatico e la scarsità di risorse.
  • Favorire la creazione di reti e partnership: le università possono facilitare la collaborazione tra imprese, istituzioni e società civile, creando sinergie e accelerando il processo di riconversione.
  • Formare nuove generazioni di professionisti: gli atenei possono offrire corsi di laurea e master specializzati in economia circolare, sostenibilità e transizione ecologica, preparando i giovani a lavorare in un mondo in continua evoluzione.

Oltre l'industria militare: ecoriconvertire per il bene comune

La riconversione non riguarda solo l'industria bellica. Anche altri settori, come l'agricoltura, l'edilizia e l'energia, possono beneficiare di un approccio più sostenibile. Le università possono svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere pratiche agricole rispettose dell'ambiente, nell'incentivare l'uso di materiali eco-compatibili nell'edilizia e nel favorire lo sviluppo di fonti di energia rinnovabile.

Un futuro da costruire insieme

La riconversione è un processo complesso e sfidante, ma rappresenta un'opportunità unica per costruire un futuro più giusto e sostenibile. Le università, in collaborazione con le imprese, le istituzioni e la società civile, possono giocare un ruolo chiave in questa transizione. Investire nella ricerca, nella formazione e nella diffusione della conoscenza è fondamentale per superare le resistenze al cambiamento e costruire un futuro migliore per tutti.

Link sulla riconversione dell'industria bellica e sul percorso compiuto dal movimento per la pace "Riconversione RWM". RWM Italia S.p.A., filiale del gruppo Rheinmetall e parte della divisione Weapon and Ammunition, è il centro di Rheinmetall per i sistemi di difesa sottomarina e controminamento, nonché per le testate belliche e le munizioni aeronautiche. L’azienda è un fornitore di lunga data dei dipartimenti e ministeri della difesa e delle forze armate di tutto il mondo.

Articoli correlati

  • Stop al riarmo, sì alla salute, al lavoro e alla giustizia ambientale
    Disarmo
    Occorre far convergere il movimento dei lavoratori, quello contro il riarmo e quello per l’ambiente

    Stop al riarmo, sì alla salute, al lavoro e alla giustizia ambientale

    Il Coordinamento No Riarmo esprime il proprio pieno sostegno ai cittadini e alle cittadine di Taranto e Genova, che si stanno mobilitando per la difesa della salute, dell’ambiente e della dignità del lavoro, contro decenni di inquinamento industriale.
    23 luglio 2025 - Coordinamento No Riarmo
  • Il 21 giugno, una grande manifestazione a Roma contro il riarmo – anzi, forse due.
    Pace
    Basta riarmo, è il preludio ad una guerra.

    Il 21 giugno, una grande manifestazione a Roma contro il riarmo – anzi, forse due.

    Dal 24 al 26 giugno 2025 si terrà a L’Aia il prossimo vertice NATO che punta sul rafforzamento bellico dell’Alleanza, mentre il 21 giugno, alla vigilia, si terranno due contromanifestazioni, una a L’Aia, sede del vertice, l’altra in solidarietà a Roma
    29 maggio 2025 - Patrick Boylan
  • No alla prima fabbrica di armi per ReArm Europe
    Disarmo
    PeaceLink aderisce alla mobilitazione

    No alla prima fabbrica di armi per ReArm Europe

    Appello lanciato dalla rete "Mamme da Nord a Sud". In Lazio l’impianto “ex Winchester” di Anagni produrrà esplosivi
    7 aprile 2025
  • Il complesso industriale-militare in Emilia-Romagna
    Disarmo
    Un'inchiesta del Coordinamento No NATO

    Il complesso industriale-militare in Emilia-Romagna

    Il complesso militare-industriale analizzato in questo dossier comprende, oltre alle basi militari, anche i punti nevralgici regionali dell'industria bellica. Focalizza anche le collaborazioni accademiche con la NATO e il settore militare.
    31 marzo 2025 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.18 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)