Le infami intercettazioni del "Giornale"
Ieri il “Giornale” ha pubblicato ampi stralci di intercettazioni telefoniche che riguardano la vita privata della famiglia Giuliani. Si tratta di conversazioni tra Carlo - ucciso a Genova dai carabinieri il 20 luglio di cinque anni fa - suo padre Giuliano e sua madre Haidi. Nelle conversazioni non c’è traccia di alcun reato, tutte riguardano solo ed esclusivamente i rapporti intimissimi fra tre persone della stessa famiglia: un ragazzo di venti anni e i genitori.
Vorremmo fare due commenti (cercando di essere freddi e lucidi, e trattenendo la rabbia).
1) La pubblicazione delle intercettazioni è una infamia. Chiunque capisce che l’uso del potere giornalistico per ferire la vita privata di privati cittadini (e con nessun altro scopo che questo), per di più con l’intento di offendere la memoria di un ragazzo morto cinque anni fa, è una attività - diciamo così - abbastanza disgustosa.
Siccome conosciamo il direttore del giornale, Maurizio Belpietro, conosciamo le sue idee, sappiamo che si è sempre battuto contro i giudici e le intercettazioni facili, ha sempre difeso gli uomini politici e gli industriali colpiti da questo malcostume che accomuna pezzi di magistratura e pezzi del giornalismo (ma che non era mai giunto a un livello così infame) dobbiamo dirci sicuri che la pubblicazione sul “Giornale” è avvenuta senza (e anzi contro) la volontà del direttore. Nei giornali succede. Spesso ai direttori sfuggono dei particolari, che poi si rivelano importantissimi, del lavoro giornaliero. In questo caso Belpietro può fare una cosa semplicissima: prendere carta e penna e chiedere scusa per l’incidente a Giuliano e Haidi Giuliani. Conosciamo bene Giuliano e Haidi e sappiamo che perdoneranno.
2) Perché un giudice, nel 2000 (questa sembra la data delle intercettazioni) ordinò di sorvegliare il telefono di un ragazzo di 20 anni? Pare di capire che lo fece perché si sospettava che quel ragazzo fumasse degli spinelli. Se fosse così sarebbe una enormità. E speriamo che tutto il mondo politico - di destra e di sinistra - che si è indignato per le intercettazioni contro parlamentari, funzionari, banchieri, affaristi ed ex re, faccia molto di più per questa indecenza. Siamo sicuri che il ministro della giustizia Mastella interverrà.
P. S. Ci pare evidente che se il “Giornale” non dovesse riparare all’incidente di ieri, chiedendo scusa ai Giuliani, l’Ordine dei giornalisti non potrebbe esimersi dall’intervenire. E’ in gioco il buon nome di tutta la categoria dei giornalisti e sono a rischio i principi fondamentali della nostra professione.
Articoli correlati
- Approvata la legge sulla tortura
Reato di tortura: i risvolti di una legge
Gran parte degli atti commessi alla scuola Diaz, se giudicati in base alla nuova legge, non sarebbero qualificabili come torture20 luglio 2017 - Laura Tussi e Vittorio Agnoletto G8 Genova, 15 anni fa le violenze e la morte di Carlo Giuliani
19 luglio 2016 - Chiara Carenini- Una riflessione propositiva di Vittorio Agnoletto e Lorenzo Guadagnucci:
La profonda lezione politica del movimento dei movimenti G8 2001. Le ragioni di tredici anni fa, i torti dello stato, l’impegno di oggi
21 luglio 2014 - Laura Tussi L’Eclisse della Democrazia: Libri per riflettere e agire
Presso la LIBRERIA PAGINA18 di Saronno (Varese) si è svolta la presentazione dei libri di Vittorio Agnoletto, Fabrizio Cracolici e Laura Tussi7 marzo 2014 - Redazione PeaceLink
Sociale.network